LaLiga ha espresso fermamente la sua condanna verso gli insulti razzisti subiti da Bambo durante la partita Sporting-Elche, svoltasi nel pomeriggio a El Molinón. L’ente ha annunciato l’intenzione di presentare denuncia alla Procura per reati d’odio, assumendo un ruolo di accusa privata.
“LaLiga si oppone decisamente a qualsiasi atto di razzismo e continuerà a lavorare per eliminare comportamenti inaccettabili dallo sport”, ha comunicato l’organizzazione. Il Sporting ha identificato un tifoso responsabile, annunciando la sua immediata espulsione per un gesto razzista rivolto a Bambo Diaby al termine dell’incontro, secondo un comunicato ufficiale.
Il club di Gijón ha ribadito con fermezza la sua condanna verso ogni forma di razzismo, xenofobia o violenza, esprimendo rammarico per quanto accaduto al giocatore. Mettendo a disposizione le immagini delle telecamere dello stadio, sono riusciti a identificare l’abbonato colpevole, avviando procedimenti di espulsione in linea con l’indagine in corso. Anche l’Elche ha rilasciato un comunicato, condannando “con vigore” le attitudini razziste riscontrate nei confronti di Bambo Diaby durante il match contro il Sporting di Gijón (1-1). Secondo quanto riportato, il difensore ha subito offese dalle gradinate negli ultimi minuti dell’incontro. “Un comportamento inaccettabile da non tollerare in alcun luogo, tanto meno in un contesto sportivo”, ha dichiarato l’Elche, che ha sporto denuncia al direttore di gara di LaLiga e alle forze dell’ordine presenti allo stadio El Molinón-Enrique Castro ‘Quini’, ribadendo la sua posizione contro il razzismo, la xenofobia e la violenza.
Il Elche ha dichiarato: “Grazie all’intervento risoluto, siamo riusciti a identificare un tifoso, utilizzando le immagini fornite dalla UCO. Siamo al fianco del nostro giocatore Bambo Diaby dopo quanto accaduto, un episodio sgradevole che non dovrebbe offuscare la dignità dei tifosi del Real Sporting di Gijón. Tuttavia, riteniamo necessario che vengano imposte sanzioni severe a chi adotta comportamenti simili, affinché non si ripetano in futuro.”
