L’Athletic riesce a raggiungere il Barça al terzo posto della Liga grazie al successo ottenuto a Balaídos. I leoni hanno battuto il Celta con un punteggio di 1-2, nonostante la squadra locale, composta da molti giovani talenti, avesse mostrato solidità.
Nella ripresa, Berenguer e Vivian hanno portato in vantaggio il club di Bilbao, mentre Hugo Álvarez ha accorciato le distanze quando mancavano quindici minuti alla fine. I rojiblancos hanno dovuto lottare per guadagnarsi il risultato contro un avversario che ha dimostrato di non arrendersi facilmente.
Nonostante un inizio di anno difficile, la squadra di Valverde ha preso rapidamente il controllo della partita. I padroni di casa, da parte loro, hanno saputo difendersi bene e hanno creato occasioni pericolose in attacco e in contropiede. L’entrata in campo di Iñaki Williams nella ripresa, anche dopo i cambi effettuati da Giráldez per rinforzare la sua fascia sinistra, ha permesso all’Athletic di segnare a venti minuti dal termine. Dopo la reazione del Celta, Valverde ha deciso di gestire il vantaggio facendo entrare i più esperti De Marcos e Yuri al posto dei fratelli Williams. Interessante notare che il Celta, reduce da una sconfitta in Coppa ai tempi supplementari contro il Real Madrid, ha stravolto la sua formazione, schierando sei nuovi titolari. Giráldez ha optato per una difesa con cinque uomini, facendo scendere in campo un gruppo giovane, con Borja Iglesias solo in attacco affiancato da Pablo Durán e Williot pronti a supportare l’azione offensiva. I viggiani sono partiti con grande determinazione. Anche Valverde ha fatto diversi cambiamenti nella sua formazione iniziale, apportando sei modifiche, tra cui il ritorno di Unai Simón tra i pali, e Berenguer in posizione di attaccante centrale con Unai Gómez a supporto. In difesa solamente Vivian è rimasto confermato, mentre Prados ha preso il posto di Jauregizar nel centrocampo a due.
La partita iniziò con pioggia e fischi dalle tribune, dove i tifosi esprimevano il loro malcontento per le recenti decisioni arbitrali sfavorevoli. L’Athletic, sebbene fosse in trasferta, prese subito l’iniziativa, affrontando un Celta solido e deciso a difendersi, pronto a cogliere l’opportunità per controbattere. Fino all’intervallo, le difese prevalsero sugli attacchi avversari. Guaita, tuttavia, negò il vantaggio ai leoni con due parate decisive, una su un tiro di Nico Williams e l’altra su un colpo di esterno di Prados. Berenguer, tra due avversari, ebbe una buona possibilità di testa, ma Valverde, in questo frangente, sembrò richiedere un rigore. Unai Simón, nel primo tempo, ebbe un ruolo marginale, poiché i celesti non riuscirono a tirare in porta. Nella ripresa, Giráldez apportò cambiamenti sulla fascia sinistra, inserendo Mingueza e Hugo Álvarez al posto di Cervi e Williot. Con questa mossa, il Celta attaccò, costringendo l’Athletic a difendersi con maggiore impegno. In risposta, i leoni iniziarono ad affacciarsi in fase offensiva. Berenguer e Iñaki Williams furono i pionieri di un’azione che portò al primo gol della serata, con il bilbaíno che servì un cross e il navarro che trovò il gol da distanza ravvicinata. Entrambi gli allenatori modificarono poi i rispettivi centrocampi, facendo entrare Ilaix per i locali e Jauregizar per gli ospiti. Giráldez concluse la sua serie di sostituzioni con Manquillo e Douvikas, poco prima che arrivasse il raddoppio con Vivían, che finalizzò un’ottima azione di Iñaki Williams. Sembrava che la vittoria fosse ormai in tasca per gli ospiti, quando un errore di Adama nella sua area consentì a Hugo Álvarez di accorciare le distanze. Il Celta aveva poco più di quindici minuti per cercare di pareggiare.
I tifosi di Vigo hanno dato il massimo, ma i giocatori del León, supportati da Vesga, Guruzeta, De Marcos e Yuri nell’ultima fase, sono riusciti a mantenere il vantaggio fino alla fine, celebrando così il loro successo.