Un passo indietro per un Barça che continua a trovarsi in difficoltà in campionato

Il Barça che gioca in Liga non è lo stesso che ha trionfato nella Supercoppa di Spagna in Arabia o che ha partecipato alla Coppa. L’undici di Hansi Flick, che sembrava essere tornato ai suoi livelli migliori all’inizio del 2025, ha sperimentato nuovamente delle difficoltà a Getafe (1-1), similmente a quanto accaduto nelle tre ultime sconfitte in Liga del 2024 contro Las Palmas (1-2), Leganés (0-1) e Atlético (1-2).

Non è stata tanto la mancata capitalizzazione sulla sconfitta dell’Atlético (ora a cinque punti di distanza) contro il Leganés (1-0), quanto piuttosto che il Real Madrid potrebbe andando a +7 punti se trionferà domenica in casa contro la UD Las Palmas.

È una situazione difficile. Hansi Flick ha suscitato delle incertezze riguardo il portiere, probabilmente più all’esterno che all’interno dello spogliatoio. Alla fine, Iñaki Peña è stato scelto per scendere in campo, con Balde, Casadó e Lewandowski che sono rientrati dopo aver riposato in Coppa contro il Betis, il che ha comportato la panchina per Dani Olmo, che si era distinto mercoledì come ‘falso 9’. In teoria, le sue movenze tra le linee sembravano adatte per affrontare un Getafe schierato con un 4-1-4-1 solido, che non subiva reti dal Barça dalla stagione 2019-20 (0-2), registrando una sconfitta (1-0) nel 2020-21 e ben tre pareggi senza gol da allora (0-0 nei campionati 2021-22, 2022-23 e 2023-24). Il riconoscimento iniziale del Getafe, dovuto alla recente vittoria nella Supercoppa di Spagna, è stata l’unica concessione a un Barça in maglia verde, forse per sviare le attenzioni. Ben presto, è diventato chiaro che il Barça avrebbe faticato a sfondare l’ordinata retroguardia del Getafe, con Djené pronto a colmare gli spazi davanti alla difesa.

Il Getafe ha iniziato la partita avvicinandosi timidamente, con una controffensiva di Coba da Costa prontamente fermata da Cubarsí. Con l’attenzione dei giocatori di José Bordalás concentrata sugli attaccanti del Barcellona, era il momento di mostrare diverse strategie. È qui che è entrato in scena Koundé. Il difensore francese, che già aveva trovato la rete mercoledì scorso contro il Betis in Coppa (con un secondo gol annullato per un fattore tecnico), ha creduto nel talento di Pedri e, con un taglio diagonale, ha realizzato un tiro un po’ fortunato che ha portato il punteggio sullo 0-1 al decimo minuto. Interessante notare che l’ultimo gol del Barcellona al Coliseum nel settembre 2019 era stato segnato da un altro terzino, in quel caso di sinistra: Junior Firpo. L’1-0 non ha cambiato il piano strategico del Getafe, ma ha dato una certa serenità al Barcellona, che alla mezzora ha sfiorato il raddoppio con un colpo di testa di Raphinha, il quale, nonostante la difficoltà dell’angolo, ha visto la palla sfuggire dopo un assist di Koundé e un’azione di Lamine Yamal. Tuttavia, il Getafe ha mostrato la sua abilità nel sfruttare le opportunità: il primo cross dalla distanza si trasformò rapidamente in una seconda azione, con Coba che tentò una volée parata con grande abilità da Peña. La respinta però è finita tra i piedi di Arambarri, che ha trovato il pareggio all’34’. Anche se il Barcellona non dominava il gioco, si è fatto avanti prima dell’intervallo con un colpo di testa di Lewandowski, colpito duramente da Alderete, che è mancato di poco all’appuntamento con la rete su un cross di Balde. Il punteggio di 1-1 è rimasto invariato fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa, Flick ha cercato maggiore verticalità con le avanzate di Frenkie de Jong per Casadó, anche se la prima occasione del secondo tempo è stata di Arambarri, che ha visto la sua conclusione fermata da Iñaki Peña prima di infortuni. Anche Lamine ha avuto una possibilità, ma il suo tiro non è stato preciso nonostante la buona posizione.

Un tiro de Lamine, desde fuera de la zona de penalti, estuvo cerca de convertirse en gol, mientras el partido se intensificó tras un choque entre Gavi y Yeyu. El Barça aumentó su agresividad en la recuperación del balón, con Balde desempeñando un papel casi de extremo. En el minuto 62, Dani Olmo ingresó al campo en sustitución de Gavi, buscando mayor precisión en los pases finales. A pesar de los constantes intentos de Lamine desde media distancia y un tiro libre de Raphinha que se estrelló contra la barrera, el marcador seguía sin moverse, lo que generó cierta ansiedad. Además, al volcarse al ataque, el conjunto azulgrana dejó espacios atrás, lo que permitió al Getafe crear peligro al contragolpe. En el minuto 80, De Jong intentó romper el empate con un tiro al ángulo, pero David Soria realizó una espectacular salvada. Flick continuó buscando alternativas y sacó a Lewandowski para darle entrada a Ferran en el minuto 81. Raphinha no pudo alcanzar un magnífico pase de Lamine para empujar el balón. La tensión se palpaba en el aire y dificultó el juego del Barça en los últimos compases, cayendo en la estrategia del Getafe que mantuvo el encuentro sin acción hasta el pitido final.

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