Il Valencia ha imparato a resistere e ha lasciato l’ultima posizione in classifica

Il Valencia non poteva permettersi di perdere questa partita. In una giornata drammatica, durante la quale molti dei suoi avversari avevano ottenuto vittorie significative, i blanquinegros dovevano contare sull’energia di Mestalla e fare affidamento su Carlos Corberán. La situazione era talmente tesa che il termine “drammatica” potrebbe risultare persino riduttivo: il Leganés ha battuto l’Atletico, l’Alavés ha avuto la meglio sul Betis e il Getafe ha pareggiato con il Barcellona.

L’unico aspetto positivo per il Valencia è stata la sconfitta del Valladolid, che ha consentito ai locali di non essere ultimi in classifica vincendo. Così, l’unico obiettivo era la vittoria. E il Valencia ci è riuscito, imparando anche a soffrire.

Anche per la Real Sociedad era fondamentale conquistare i tre punti, per poter sognare un posto in Europa in attesa del match tra Villarreal e Mallorca. Tuttavia, a Imanol, con un occhio alla Lazio, è toccato fare delle rotazioni per gestire le forze in un periodo con tante partite ravvicinate, e il suo team ne ha risentito. Non ci è voluto molto per vedere le prime opportunità. Prima di raggiungere il decimo minuto, entrambe le squadre avevano già avuto buone chance. Completamente soli in area, Diego López e Óskarsson non sono riusciti a concretizzare. Il colpo di testa del giocatore del Valencia è finito fuori, così come il tiro dell’islandese. Il boato del pubblico di Mestalla aumentava ogni volta che il Valencia attaccava. Foulquier, sentendo il calore della folla, ha deciso di tentare la sorte e ha calciato. Il suo cross è stato intercettato da Hugo Duro al 26° minuto, portando il punteggio sull’1-0. Il piano di Corberán stava funzionando, mentre Imanol Alguacil, schierando tre difensori centrali e due esterni, era insoddisfatto di quanto stava osservando. La sua squadra ha fallito una chiara opportunità in quattro occasioni e si è trovata in svantaggio. Nel secondo tempo, la formazione txuri-urdin è entrata in campo in modo decisamente migliore.

Con l’ingresso di Olasagasti e l’adozione del modulo 4-3-3, la Real ha mostrato una maggiore incisività nella metà campo avversaria, ma si è imbattuta in un difensore formidabile, César Tárrega. Nonostante il dominio della Real, le occasioni da gol si sono rivelate scarse. Il Valencia ha dovuto affrontare disagi, perdendo per infortunio Diego López e Luis Rioja, mentre la Real ha continuato a schierare i suoi migliori giocatori, come Take Kubo e Oyarzabal. Tuttavia, l’opportunità più nitida del secondo tempo è stata per i padroni di casa. Con un eccezionale passaggio filtrante di Gayà, Remiro ha brillato in un duello diretto con Hugo Duro, mantenendo viva la speranza per la sua squadra. Il Valencia, noto per le sue capacità di rimonta, ha mostrato esperienza e resilienza, placando l’ansia del suo avversario con una prestazione di grande difesa. L’impegno difensivo ha impedito alla Real di nutrire sogni di Europa. “È possibile!”, ha intonato Mestalla all’unisono, celebrando la prima vittoria in Liga del tecnico Corberán, che porta il Valencia a soli quattro punti dalla salvezza, insinuando la sensazione che vi sia un cambiamento in atto nel club blanquinegro.

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