Non ci sarà alcuna segnalazione al Comitato Disciplinare a causa delle dichiarazioni di Laporta

Joan Laporta, il presidente del FC Barcelona, ha espresso forte disappunto riguardo alla gestione arbitrale di Pablo González Fuertes durante la partita di sabato scorso al Coliseum di Getafe. In particolare, si è riferito all’episodio del fallo di Uche su Koundé, che l’arbitro non ha considerato un rigore, né la VAR ha rivisto.

Laporta ha dichiarato: “L’arbitraggio a Getafe è stato indecoroso; non fischiare il rigore a favore di Koundé è inaccettabile. Dovreste rivederlo più volte, è davvero scandaloso”. Queste parole, pur critiche, non saranno oggetto di denuncia presso il Comitato di Disciplina della RFEF, poiché giudicate come un’opinione di Laporta e non come un attacco diretto alla dignità del corpo arbitrale, in base all’articolo 106 del Codice Disciplinare.

Tale articolo stabilisce che chiunque faccia dichiarazioni che possano mettere in discussione l’integrità e l’imparzialità dei membri arbitrali o degli organi di controllo può incorrere in sanzioni. Le punizioni previste variano da 4 a 12 turni di sospensione, accompagnate da multe che possono andare da 601 euro fino a oltre 3.000 euro. Anche i dirigenti rischiano le stesse sanzioni pecuniarie, ma nel caso attuale non si procederà a denunce.

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