Mateu Lahoz si esprime riguardo al rigore su Koundé, affermando: “Non c’è alcuna controversia, il CTA non mantiene le sue promesse.”

Nelle ultime ore, dopo che un episodio di contatto tra Christantus Uche e Jules Koundé è stato trasmesso in TV durante il finale della partita Getafe-Barça (1-1), si è acceso un acceso dibattito. Il presidente del Barcellona, Joan Laporta, ha definito “scandaloso” e “vergognoso” il fatto che non sia stato fischiato un penalty.

Il tecnico della squadra, Hansi Flick, in una conferenza stampa precedente all’incontro di Lisbona contro il Benfica, ha sottolineato che “non serve il VAR per riconoscere la chiarezza del fallo su Koundé”. Questa sera su Movistar, l’ex arbitro internazionale Antonio Mateu Lahoz ha offerto un ulteriore commento.

Pablo González Fuertes, in campo, e Francisco José Hernández Maeso, al VAR, non hanno ritenuto che l’intervento di Uche su Koundé fosse da punire, mentre il pallone si dirigeva verso l’area di tiro dell’azzurro. “Non c’è polemica”, ha esordito Mateu Lahoz, chiarendo poi il suo intento. “Il Comitato Tecnico degli Arbitri (CTA) aveva dichiarato all’inizio della stagione che tutti i falli in area sarebbero stati sanzionati, ma non ha mantenuto la promessa”, ha commentato Mateu Lahoz nel suo ruolo di opinionista nel programma ‘Il giorno dopo’. “Non servono altre parole. È qualcosa su cui dovrebbero riflettere e semplicemente applicare il regolamento”, ha aggiunto in modo critico.

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