Vittoria gratificante e ben meritata per l’Athletic a Balaídos

Un altro successo giustificato, frutto della forza di una rosa ampia e ben bilanciata. Sei cambi rispetto all’ultima partita, e sono stati in controllo fin dal primo minuto. In modo sorprendente, si trovano a pari punti con il terzo in classifica, come se nulla fosse.

I rojiblancos hanno conquistato 25 punti nelle ultime 33 disponibili. Quindici incontri senza subire una sconfitta. Oltretutto, ora neppure i pareggi sono considerati sufficienti. I tifosi sono diventati esigenti, quasi viziati. Sembra che l’Athletic abbia l’obbligo di vincere ogni incontro, affrontando le finali di Coppa come se gli avversari non contassero.

Com’è fragile la memoria. Meglio non guardare indietro. Insomma, io mi godo questi momenti che scorrono velocemente, anzi, volano, con tutte quelle gabbiane e colombe viste a Balaídos. Uno spettacolo di alto livello. E l’Athletic si presenta come una protagonista seria, tosta, un avversario difficile per chiunque in questo momento. Valverde ha dato istruzioni per dominare sul campo e la sua squadra ha seguito le sue indicazioni. Non dispone di cento giocatori come le gabbiane di Duncan Dhu, ma sa esattamente quale sia la direzione: lottare per la Champions. Le incertezze dopo l’uscita avversa dalla coppa sono durate poco, il tempo necessario. La fiducia rimane intatta. Sono in parità con il Barça, sì. E domani, a Istanbul, in un ambiente magico tra tappeti volanti.

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