Il percorso verso gli ottavi di finale europei per la Real passa per Roma

Tutti i percorsi portano a Roma, ma in questo caso le cose sono diverse. Il tragitto verso la finale di San Mamés richiede un passaggio per Roma, specificamente la sfida allo stadio Olimpico con i colori della Lazio. La Real Sociedad aspira a superare la brutta esperienza vissuta a Valencia e a ritrovare le emozioni del match contro il Rayo, affrontando un avversario di prestigio come il leader dell’Europa League.

Questo incontro rappresenta una delle sfide più importanti del torneo, e l’entusiasmo è palpabile tra i tifosi che si sono già diretti a Roma, con un totale di 910 supporti, segnando così il viaggio più numeroso della stagione, superando l’affluenza a Pilsen, nonostante i prezzi elevati.

La situazione è critica
La gara ha un’importanza fondamentale per le ambizioni della Real. Oltre alla necessità di una vittoria per sperare di entrare tra le prime otto, un punto stasera garantirebbe almeno il passaggio ai sedicesimi di finale. In caso di successo, la squadra potrebbe posizionarsi ben al di sopra del 16º posto, affrontando il ritorno in casa in una possibile sfida di sedicesimi. L’ottavo posto occupato dal Rangers è a solo un punto, e se la Real dovesse vincere, potrebbe agganciare il Galatasaray, attualmente quinto, che ha subito una sconfitta contro il Dinamo Kiev. Anche l’Athletic, caduto pesantemente contro il Besiktas, è a una sola partita di distanza.

Se la squadra di Imanol dovesse perdere a Roma, le possibilità di accedere agli ottavi di finale svanirebbero e, in aggiunta, potrebbero dover affrontare il PAOK ad Anoeta giovedì prossimo con la pressione di restare a rischio eliminazione, contro un avversario che combatterà con tutte le sue forze per rimanere nel torneo.

Gli italiani, pericolosi

Il match odierno ha meno rilevanza per la Lazio, attualmente in testa alla classifica e con la possibilità di essere superata solo dall’Anderlecht. La squadra è già qualificata e il vero obiettivo è la sfida di domenica in Serie A contro la Fiorentina. Sono in gioco posti per la Champions League e Baroni potrebbe decidere di fare un po’ di turnover per la gara con la Real, considerando che per i tifosi l’Europa League non è così cruciale. Giocatori come Pedro, capocannoniere della competizione, potrebbero rimanere in panchina.

La Lazio rappresenta il quinto club italiano che la Real affronta ufficialmente nel proprio percorso. Non ci sono precedenti con questa formazione, ma esiste una recente esperienza contro la Roma. Nel turno di ottavi di Europa League della stagione 22-23, la Real è uscita senza segnare. In generale, il rendimento contro le squadre italiane è stato deludente per i baschi, con una sola vittoria contro l’Inter nel celebre confronto del ’79, un grande incontro per la storia di Atotxa e per quella europea della Real, sebbene il successo non sia bastato per qualificarsi. I txuri urdin non hanno mai trionfato in Italia, subendo sconfitte a Milano nel ’79, dalla Juventus nel 2002 e a Roma due anni fa, ma hanno ottenuto anche due pareggi significativi: uno a Napoli, che ha permesso il passaggio del turno, e l’altro lo scorso anno a Milano contro l’Inter, che ha garantito il primato del girone di Champions.

Tornerà la formazione titolare

La partita è fondamentale e la squadra arriva da un cambio di allenatori che ha portato a un risultato negativo a Valencia. Imanol riavrà a disposizione Aramburu, che è in diffida, e schiererà probabilmente la formazione titolare, o una versione molto simile. I difensori centrali saranno quelli titolari, con Aihen e Aramburu sugli esterni e il sempre presente Zubimendi a guidare il centrocampo.

Brais appare certo come titolare, mentre se non ci sono sorprese, Sucic sarà il suo compagno. Non si esclude la possibilità di un Olasagasti che, molto più sicuro di sé, possa dare stabilità alla squadra in mezzo al campo. Oyarzabal e Kubo faranno il loro rientro dopo aver riposato a Valencia, ma l’unico dubbio riguarda la posizione di esterno sinistro. Barrenetxea, Sergio Gómez e Becker sono in competizione, con la scelta che dipenderà dalla strategia di Imanol. C’è anche l’opzione di schierare Óskarsson e spostare Oyarzabal sulla fascia, ma questa soluzione sembra meno probabile. L’islandese non ha brillato a Valencia e non ha mai iniziato due partite consecutive da titolare in questa stagione. La sua prossima chance di partire dal primo minuto dovrebbe arrivare contro il Getafe o il PAOK.

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