La Real Sociedad ha sofferto notevolmente in occasione dei cross laterali, specialmente durante l’incontro a Roma contro la Lazio, un aspetto che ha contribuito in modo decisivo alla pesante sconfitta. Sono stati subiti tre gol, di cui uno scaturito da un passaggio all’indietro e un altro su calcio piazzato.
Avrebbero potuto incassarne anche di più, come dimostrato dal salvataggio di Brais su un tiro di Taty, che ha messo in evidenza la marcatura poco attenta di Aihen. L’undici romano ha trovato la via del tiro con troppa facilità, mentre la Real ha faticato sia a vincere i contrasti che a seguire gli avversari, come nel caso dell’azione che ha portato quasi al 2-0.
È mancata anche una buona comunicazione nella scelta del giocatore da impegnare per liberare il pallone, come avvenuto in occasione del primo gol. Inoltre, la solidità nella propria area è stata carente, come dimostrato dal terzo gol incassato. La tendenza a retrocedere eccessivamente, per proteggere l’area intorno a Remiro, ha contribuito alla situazione. Il problema dei cross laterali è da tempo una questione seria per la squadra, riscontrabile fin dalla preparazione estiva della stagione 23-24. Con Le Normand e Merino, i duelli aerei venivano vinti con maggior facilità, ma la squadra ha sempre mostrato fragilità nella difesa sui lati, come se si sentisse vulnerabile a questo tipo di attacco. La partenza di questi due elementi chiave ha aggravato la situazione, considerando che Aguerd ha mostrato prestazioni di alto livello, ma la sua capacità di gioco aereo non è certamente la sua forza principale. Nemmeno Sucic, Sergio Gómez, Turrientes, Olasagasti o Brais, i quali giocano come centrocampisti, eccellono in questo aspetto. Dopo la partita, Imanol ha riconosciuto onestamente le problematiche e ha condiviso il suo punto di vista, evidenziando la mancanza di altezza come un fattore critico. “Questo è il calcio di alto livello, e sappiamo quanto sia rilevante il gioco sulle palle inattive”.
Sappiamo quali siano le difficoltà che affrontiamo nelle situazioni di calcio fermo ed è piuttosto semplice da valutare. Se osserviamo i vari squadre contro cui giochiamo, notiamo che fisicamente siamo spesso in svantaggio. Tuttavia, questa non può essere una giustificazione. Dobbiamo migliorare la nostra fase difensiva; ne siamo consapevoli non da oggi, ma da tempo, sin dall’inizio della stagione. Stiamo facendo progressi e lavorando sodo, ed è fondamentale che intensifichiamo il nostro impegno. In incontri come questo, la vittoria può dipendere da dettagli minimi. Uno di questi è proprio il calcio fermo. Oggi, senza che accadesse nulla di particolare, ci siamo trovati una volta di più in svantaggio in queste situazioni”, ha dichiarato il giocatore di Oriol.