Nella partita di ieri sera al Gran Canaria, Gil Manzano ha mostrato ben quindici cartellini gialli durante il confronto tra Las Palmas e Osasuna. Di questi, sette sono stati assegnati ai padroni di casa, mentre otto sono andati al club navarrese.
La decisione più controversa è stata quella relativa al secondo cartellino mostrato al portoghese Essugo al minuto 72, che gli è costato la seconda ammonizione e l’espulsione dal campo. Dopo aver ricevuto il cartellino rosso, il calciatore si è rivolto all’arbitro, un fischietto internazionale originario dell’Estremadura, e ha applaudito in segno di dissenso.
La reazione del giocatore potrebbe ora essere oggetto di valutazione da parte del Comitato di Disciplina; se considerato un gesto che viola il rispetto del gioco, rischia una squalifica di almeno due partite. Questo perché, oltre alla sanzione per la doppia ammonizione, il regolamento prevede pene fino a quattro incontri o multe fino a 602 euro per chi dimostra comportamenti contrari all’etica sportiva in modo lieve. Se dovesse essere punito, il calciatore salterebbe le sfide contro il Girona e il Villarreal, tornando in campo il 16 contro il Mallorca. Tuttavia, la squalifica potrebbe anche estendersi a tre partite qualora il suo comportamento sia considerato una mancanza di rispetto nei confronti degli ufficiali di gara, secondo l’articolo 124 del Codice Disciplinare, che prevede sanzioni per chi si rivolge a loro in modo irrispettoso.
Si si prende in considerazione la protesta ai sensi dell’articolo 127: “Lo scontro con il/i direttore/i di gara o con il/i suoi assistenti, qualora non rappresenti un’infrazione più grave, comporterà una sospensione di due o tre partite o di un massimo di un mese”. Pertanto, oltre alla sanzione per il secondo cartellino giallo, si aggiungerebbero quelle per il comportamento successivo. Di conseguenza, non potrebbe essere in campo a metà febbraio in occasione della partita a Mallorca e rientrerebbe per la gara casalinga contro il Barcelona.
