Iñaki Williams e Unai Simón hanno espresso il loro disappunto riguardo alla crisi che vive il sostegno della squadra a causa dello sciopero indetto dalla Herri Harmaila. Oggi si è verificato un episodio in cui alcuni tifosi hanno impedito a quelli intenzionati a tifare di farlo.
I due atleti si sono mostrati molto chiari su questa situazione. La Herri Harmaila ha dichiarato uno sciopero indeterminato in vista della partita di coppa contro l’Osasuna. In precedenza, la stessa decisione era stata assunta per oltre trenta minuti nella partita contro l’Elfsborg e per l’intero incontro con il Villarreal, l’ultima gara del 2024.
“Siamo consapevoli che questa situazione non giova a nessuno. Tutti ci sentiamo svantaggiati. Giornate come questa sono davvero tristi per l’Athletic. Abbiamo appena conquistato un trofeo, siamo quarti in classifica e la qualificazione agli ottavi di Europa League è quasi in tasca. È davvero triste che non si permetta a chi vuole tifare di farlo e che ci siano fischi. Tutti dovremmo avere la possibilità di goderci il momento. La cosa fondamentale è rimanere uniti,” ha dichiarato l’attaccante.
Anche il portiere ha condiviso il suo pensiero riguardo a questa situazione di silenzio forzato e alla pressione che alcuni sostenitori esercitano su chi intende incoraggiare la squadra. “Occupiamo il quarto posto, con un margine significativo rispetto al quinto. Questa situazione è inaccettabile. Non ci riconosciamo in ciò che sta accadendo e ciò che mi infastidisce è che non possiamo essere ritenuti responsabili per questa situazione. Si percepisce anche in campo. Abbiamo affrontato una sfida di Coppa contro l’Osasuna senza supporto e anche oggi ne avevamo bisogno. Non l’abbiamo ricevuto. È una vera pena. L’Athletic è sempre stata caratterizzata dalla sua tifoseria. Oggi non è stato possibile incoraggiare chi voleva farlo. È essenziale permettere a chi desidera sostenere il team di farlo, questa è la questione principale.”
