Nel 2025, il bilancio dell’Athletic è piuttosto deludente, considerando le aspettative. La squadra ha ottenuto una sola vittoria nei tempi regolamentari, quella in casa del Celta, mentre ha vinto a Logroño solo ai rigori. È stata eliminata in Supercoppa, ma la sconfitta in Coppa contro l’Osasuna è stata ancor più frustrante.
Nonostante il passaggio del turno in Europa sia andato bene, il pareggio recente con il Leganés ha lasciato la squadra con un punto interrogativo. La squadra sembra risentire del faticoso inizio d’anno, adeguandosi a un andamento altalenante. La situazione era confusa domenica all’uscita dallo stadio: i tifosi non sapevano se considerare il pareggio come un punto guadagnato o due persi, dato quanto avvenuto in campo.
L’Athletic ha dimostrato di avere il controllo, creando più occasioni, ma il Leganés si è mostato efficace e ha avuto le sue chances, colpendo due volte il legno e sfiorando il gol in un’opportunità parata da Unai Simón. Si può parlare di crisi? Potrebbe sembrare esagerato per una squadra che si trova quarta in campionato e terza in Europa League, a un passo dagli ottavi. In zona Champions e con sei punti di margine sul Villarreal. Undici punti di distanza dal Mallorca e dal Rayo di settima posizione, in lotta per le competizioni europee. Undici punti rappresentano un mese di partite, in cui una squadra dovrebbe subire solo sconfitte e l’altra ottenere successi per cambiare il corso della situazione.
La squadra di Valverde ha la possibilità di assicurarsi giovedì il passaggio diretto agli ottavi di Europa League contro il Viktoria Plzen, un’opportunità che rappresenterebbe una boccata d’aria dopo il difficile inizio dell’anno. Iñaki Williams ha parlato chiaramente riguardo alla situazione attuale, evidenziando che “sembra che stiamo cercando problemi dove non ce ne sono, poiché stiamo vivendo una stagione positiva. Non abbiamo iniziato il 2025 come avevamo sperato, ma a inizio stagione avremmo firmato per essere quarti in Liga e terzi in Europa League con tali buone sensazioni”, ha dichiarato a Movistar. In conferenza stampa, ha continuato a sostenere il messaggio di Valverde, il quale ha sottolineato che il team “non è una macchina per fare churros”, aggiungendo che l’Athletic “sta bene, c’è solo troppa confusione”.
Il club affronta un momento negativo in diverse partite, dovuto a vari fattori: le rotazioni nel match contro il Logroño, il ritorno dopo la pausa e la potenza di un Barça che ha ripreso il ritmo dopo il suo viaggio in Arabia. Inoltre, non si sono concretizzate le occasioni create contro Osasuna e Leganés, insieme ad errori individuali in Coppa e disordini di squadra a Istanbul. Un altro aspetto importante è che l’Athletic ha spesso inseguito gli avversari, essendo rimasto in svantaggio per gran parte del tempo. Degli 570 minuti giocati, inclusi i tempi supplementari di Las Gaunas, è riuscito a essere in vantaggio solo per i concludenti 28 minuti a Vigo. A Logroño la partita si è decisa ai rigori, in Supercoppa è sempre stato in svantaggio nelle semifinali, e contro Osasuna, che ha segnato due reti, l’Athletic ha pareggiato per poi perdere 2-3. Una situazione simile si è ripetuta anche con il Besiktas e nel match contro il Leganés, dove non è riuscito a segnare nonostante un assalto continuo. Questa situazione ha portato a un notevole affaticamento, sia fisico che psicologico. Febbraio potrebbe offrire all’Athletic un’opportunità di recupero, se si concentra unicamente sulle sfide di Liga.
È indubbio che prima dovrà affrontare il Viktoria Plzen e garantirsi un posto tra le prime otto squadre europee.