Le informazioni e le impressioni sono chiare: non esiste un Real di Imanol peggiore

La squadra di Imanol, tra cui Olabe e Aperribay, si trova in un momento difficile dopo aver mostrato segni di ripresa, soprattutto tra le mura amiche. Tre sconfitte pesanti hanno evidenziato fragilità e il team txuri urdin sta collezionando risultati negativi, rendendo indiscutibile, quasi, il titolo di peggior Real di Imanol.

Questo è sorprendente considerando il passato vincente del tecnico oriotarra.

A rendere la situazione ancora più drammatica, la sconfitta pesante contro il Getafe ha trasformato Anoeta nel campo in cui questa squadra ha ottenuto il maggior numero di vittorie in Primera (5).

Questo si aggiunge a una settimana di oblio, culminata in una prestazione deludente a Roma e altra in casa, dove ha subito sei reti in due partite, un dato sbalorditivo rispetto ai cinque gol incassati nei precedenti 14 incontri. Ciò dimostra un netto disallineamento nella fase difensiva.

Le difficoltà contro Valencia, Lazio e Getafe mettono a nudo l’incapacità degli txuri urdin di invertire il corso di partite complicate. Da marzo 2024, i realisti non riescono a rimontare, avendo vinto un match per l’ultima volta in Granada. Da quel giorno, si sono giocate 42 partite. Diventa sempre più decisivo che la squadra prenda il comando nel punteggio; infatti, quando ciò avviene, il risultato tende a favore loro. Finora, in questa stagione, sono andati in vantaggio nove volte, ottenendo otto vittorie e perdendo solo contro l’Alavés, in una partita in cui l’avversario giocava con dieci uomini.

La sconfitta contro il Getafe rappresenta una delle più pesanti subite dalla squadra txuri urdin negli ultimi due anni e mezzo, ricordando l’1-4 incassato contro il Barcellona il 21 agosto 2022. Nonostante la differenza di qualità tra i due club, i realisti non avevano mai perso con distacchi superiori a due reti fino a domenica scorsa.

La situazione attuale è allarmante e conferma una serie di prestazioni negative. La squadra di Imanol ha subito tre sconfitte consecutive, tutte di grande impatto emotivo: una sconfitta per 1-0 contro un Valencia in lotta per non retrocedere, un 3-1 contro la Lazio e un 0-3 dal Getafe, che di solito non è molto efficace in attacco. Non si registrava una simile striscia negativa da oltre quattro anni, precisamente dal dicembre 2020, quando la squadra di Imanol subì tre sconfitte di fila contro Barça (2-1), Levante (2-1) e Atlético de Madrid (0-2). È importante notare che, a differenza di quel periodo, le avversità attuali sono considerevolmente più impegnative e severe.

Dopo la ventunesima giornata, la squadra giace con 28 punti, pari a quelli ottenuti al termine del primo girone dopo la vittoria contro il Villarreal ad Anoeta. Le sconfitte contro Valencia e Getafe hanno portato la squadra a mantenere il punteggio più basso della gestione Imanol fino a questo momento (già il più basso al termine del girone di andata), ma con una differenza significativa rispetto agli anni precedenti. Infatti, nelle stagioni passate, la squadra aveva sempre superato i 30 punti, con la stagione 20-21 che rappresentava il record negativo fino a ora, con 32 punti alla ventunesima giornata. I 35 punti della stagione scorsa, i 36 della 21-22 e i 42 della 22-23 sembrano ora un lontano ricordo. Senza considerare l’attuale campionato, la media punti della gestione Imanol alla ventunesima giornata è di 35,8 punti, il che significa essere quasi otto punti sotto rispetto al fattore della stagione 24-25. L’epoca di successi di Imanol ha modificato significativamente i dati storici della Real, e non superare i 30 punti a questo punto non accadeva dal campionato 18-19, iniziato sotto la guida di Garitano. Allora la squadra contava solo 27 punti, uno in meno rispetto alla situazione attuale.

Nel corso del XXI secolo, le statistiche migliori per la squadra risalgono alla stagione 2016-2017 (38 punti) con Eusebio, seguite dal 2013-2014 (36 punti) con Arrasate, dal 2012-2013 (30 punti) con Montanier e dal 2002-2003 (44 punti) sotto la guida di Denoueix. Anche il ritorno in prima divisione nel 2010-2011 (28 punti) con Lasarte ha raggiunto numeri simili a quelli attuali. Senza dimenticare le cinque stagioni precedenti condotte da Imanol, la situazione attuale rappresenta il punto più basso per il tecnico oriotarra, sebbene continui a rimanere migliore rispetto alla maggior parte delle sue precedenti annate. Tuttavia, il dato più preoccupante riguarda i gol segnati: finora sono solo 17, un dato estremamente distante dai 32 della stagione scorsa e dai 24, che rappresentavano la peggior prestazione nella carriera di Imanol (21-22). È significativo che, fino ad oggi, la squadra non avesse mai realizzato così pochi gol in questa fase della stagione, tranne nell’anno della retrocessione, quando a questo punto erano solo 12 le reti segnate.

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