Míchel Sánchez ha dado una rueda de prensa antes del enfrentamiento en Champions League contra el Arsenal, enfatizando que su equipo busca finalizar su primera aventura europea con una victoria, a pesar de su eliminación matemática. “Es un encuentro de Champions que queremos ganar para nuestra afición; nuestra imagen y reputación son esenciales para nosotros.
Hemos trabajado duro para estar en Europa y es crucial hacer un buen partido, así como ganar por la competición, por nuestros aficionados y por nosotros mismos”, declaró el entrenador. Sin embargo, la conferencia no se limitó únicamente al partido, ya que Míchel también abordó la influencia negativa de la directiva del Rayo sobre el equipo.
Este punto ya lo mencionó tras el partido del domingo, donde sugirió que la estrategia de perder tiempo en los últimos minutos del juego provenía de instrucciones directas de la directiva. “La verdad es que el Rayo debió haber ganado. Entiendo lo que significa llevar esa camiseta y no es mi justificación, pero las actuaciones de Batalla no fueron de mi agrado”, comenzó a explicar. Pero eso fue solo el inicio. “Me dijo que no sabía cómo detener los partidos”, continuó el entrenador, lanzando un mensaje directo al presidente del club madrileño, Martín Presa: “Sé que esto proviene de arriba, ya que el presidente me lo ha comunicado directamente. Me considero un rayista más y deseo el éxito del club”, aseveró. El mensaje más claro fue el siguiente: “Lo he dicho en castellano, en catalán y en vallecano, aunque puede que él no entienda el vallecano porque lleva muchos años en la situación actual y carece de un verdadero sentido de pertenencia. Debería involucrarse más en Vallecas y conocer las opiniones de su gente”, concluyó con firmeza.
Riprendendo il discorso riguardante la competizione europea di mercoledì, l’allenatore ha sottolineato l’importanza di rappresentare la squadra e i tifosi in questo momento di addio. “Vogliamo onorare i nostri sostenitori e non possiamo perdere alcuna occasione. Situazioni del genere sono significative e, a livello personale, ho trovato grande soddisfazione in questo torneo,” ha dichiarato Míchel, evidenziando il valore dell’apprendimento derivante da questa esperienza e sottolineando come il club sia riuscito a raggiungere l’elite. Míchel ha anche affrontato le assenze nel team, specificando le opzioni disponibili per la partita. Le assenze confermate includono Krejci, Miguel, Gazzaniga, Daley Blind e Bryan Gil per squalifica. “Arnau potrebbe occupare quella posizione, anche se Francés ha già giocato in tale ruolo a Vallecas, oppure potremmo optare per una formazione con tre difensori centrali. È una scelta che ho già fatto, ma la verificheremo domani,” ha aggiunto, facendo intendere che la squadra dovrà adattarsi alle condizioni attuali. L’allenatore ha anche fatto una riflessione critica riguardo all’inizio di stagione e alle prestazioni del gruppo in Europa: “Non possiamo cambiare ciò che è stato, ma è evidente che l’inizio della stagione non è stato dei migliori e le aspettative non erano appropriate. Ci sono stati vari problemi legati ad altre competizioni e a situazioni che ci hanno ostacolato nel preparare la squadra durante la preseason,” ha riconosciuto. Ha inoltre ribadito l’importanza di concentrarsi sui dettagli per un miglioramento. “Nella competizione di alto livello è fondamentale allenare i piccoli particolari, e su questo penso di dover fare di più,” ha affermato il tecnico catalano. Riguardo all’avversario, Míchel ha espresso preoccupazione per il livello della squadra allenata da Mikel Arteta. “L’Arsenal impone il suo gioco in ogni incontro. Ci sono stati molti momenti in cui non siamo riusciti a esercitare il dominio sulla partita, e questo è allarmante.”
“È vero che si trae insegnamento dalle sconfitte, ma queste non sono mai piacevoli”, ha sottolineato, enfatizzando che la squadra dovrà impegnarsi ulteriormente per confrontarsi ai massimi livelli.