Che se ne vadano, se ne vadano, se ne vadano… da San Mamés

È possibile avere opinioni contrastanti riguardo alla dirigenza dell’Athletic, sia che si tratti di critiche giustificate o meno, ma ci sono molte modalità per esprimere il proprio disappunto senza abbandonare la squadra. Serve solo un po’ di creatività. Durante la partita contro il Leganés, alcuni tifosi presenti nella curva nord hanno cercato di riprendere in mano il tifo.

Un rappresentante del gruppo ‘Piratak’ ha tentato di guidare i cori con un microfono, ma ha dovuto rinunciare a causa della pressione esercitata da alcuni “sacri” che si comportano come un cane da guardia: né incoraggiano né permettono agli altri di farlo.

Questi gruppi di intolleranza intimidiscono una tifoseria composta principalmente da ragazzi giovani che esitano a contraddirli, anche se rappresentano la maggioranza. Giocano sempre su questa paura, sono maestri in questo. I video trapelati da quel settore sono imbarazzanti per i sostenitori del club e finché questo problema non verrà affrontato, non ci sarà una tifoseria libera. Basta con i bulli del passato. Quella fase è superata e se non sono capaci di accettarlo e adattarsi ai tempi moderni, sarebbe meglio che se ne andassero e chiudessero la porta dietro di sé. Prevedo che i tifosi intimiditi non agiranno, quindi l’Athletic potrebbe prendere iniziative di sua iniziativa utilizzando le immagini del campo per denunciare chi ha creato situazioni di intimidazione, considerando che abbiamo assistito quasi a un confronto tra sostenitori della stessa squadra, se i minacciosi possono essere definiti tali.

Il settore dedicato al tifo, come suggerisce il nome, esiste per sostenere la squadra. Sembra scontato, ma ci sono individui che faticano a capirlo. Si tratta di un gruppo privilegiato e supportato per questo scopo. Se non svolgi la tua parte dell’accordo, è meglio che tu non venga a San Mamés. Essere coerenti è importante. È paradossale fare protesta mantenendo il proprio comodo posto per assistere alla partita. La dirigenza ha comunicato via e-mail quali siano i privilegi di questo gruppo.

Potrebbe essere che la responsabilità sia da imputare a chi ha concesso loro troppo potere, come accaduto in passato. Tuttavia, ora è fondamentale affrontare la situazione. La risposta, benché non semplice, richiede di escludere dalla questione i veterani coinvolti nella loro personale battaglia. San Mamés dovrebbe fungere da luogo di unità piuttosto che da divisione. La dirigenza si oppone ai promotori dello sciopero, così come i calciatori e la maggior parte dei tifosi, ma questi ultimi continuano imperterriti. Trovare una soluzione a questo problema è complesso. Ad un primo pensiero, potrei proporre di stabilire un limite di età per quella sezione di tifosi, non oltre i 25 anni, giusto per fare un esempio.

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