Il derby di ieri sera tra il Leganés e il Rayo Vallecano è stato caratterizzato da due eventi significativi. In primo luogo, l’espulsione di Sergio González poco prima dell’intervallo, che ha lasciato la squadra pepinera in inferiorità numerica. In secondo luogo, il momento cruciale durante il recupero.
Un calcio di rigore assegnato per un fallo di Lejeune su Brasanac è stato confermato dall’arbitro Quintero González dopo aver consultato il VAR. Nella fase di esecuzione, il portiere Augusto Batalla ha intuito la traiettoria del tiro di Miguel de la Fuente e, sul successivo rimbalzo, il pallone è finito in rete con un colpo di Rosier.
Tuttavia, la sala VAR, tramite Iglesias Villanueva, ha informato l’arbitro di rivedere l’azione, poiché una nuova analisi ha mostrato che il giocatore francese del Leganés e Mumin erano entrati in area prima dell’esecuzione. Di conseguenza, l’arbitro ha deciso di far ripetere il rigore. Miguel de la Fuente ha nuovamente fallito il tiro, con Batalla che ha nuovamente bloccato la conclusione. La regola 14 dell’International Board chiarisce queste circostanze: “Se un difensore e un attaccante si muovono in anticipo e si segna, il tiro deve essere ripetuto se questo influisce sulla giocata. Se non c’è influenza, il gol conta. Se il rigore non si traduce in gol e c’è influenza, si ripete il tiro; altrimenti, no.” Poiché l’azione ha avuto un impatto sugli eventi di gioco, la decisione di ripetere il rigore è stata corretta secondo le regole, e ciò è stato confermato dal fischietto andaluso al suo esordio in questa categoria. Se solo l’attaccante si è mosso in anticipo e questo ha influenzato il tiro che ha portato al gol, il rigore deve essere ripetuto.
Se il gol è segnato senza alcuna influenza, viene aggiunto al punteggio. Se un difensore si trova in posizione avanzata, il gol è valido, indipendentemente dall’influenza sulla manovra di gioco.
