L’Atlético conquista una convincente vittoria per 2-0 in campionato, rilanciando le proprie ambizioni prima dell’importante sfida di Coppa e del match al Bernabéu

L’Atlético di Madrid ha superato la sua sfida contro il Real Mallorca grazie a una rete di Samu Lino nel primo tempo e a un gol straordinario di Griezmann nel recupero. Tuttavia, la squadra ha mostrato segni di nervosismo, considerando le occasioni create durante il match.

In diverse occasioni di questa stagione, non aver chiuso la partita ha alimentato la sensazione che la formazione di Simeone potesse subire un colpo. Fortunatamente, non è accaduto. L’Atlético ha rischiato di lasciare in vita un Mallorca che, nella ripresa, ha cercato di approfittare della situazione, vedendo spuntare qualche possibilità contro la solidità degli avversari.

Alla fine, i colchoneros hanno portato a casa la vittoria senza troppi fronzoli, conquistando tre punti fondamentali in vista del derby del fine settimana prossimo, con solo un giocatore assente per squalifica – Le Normand – mentre Koke e Julián sono riusciti a evitare penalizzazioni, il che è una buona notizia. Questi tre punti sono cruciali per l’Atlético, che si trova in un periodo difficile del campionato, caratterizzato da sforzi incessanti e dalla sensazione di affaticamento. Ci si avvicina intanto alla Copa del Rey contro il Getafe e soprattutto al derby imminente. L’inizio della partita al Metropolitano ha rappresentato una sorpresa, considerando che il Real Mallorca arrivava da quattro sconfitte nel mese di gennaio, con 11 gol subiti e nessuno realizzato. Jagoba Arrasate ha voluto che il suo team mantenesse una pressione alta e audace. Nei primi minuti, l’Atlético ha faticato a entrare in partita, facendo fatica per quindici minuti prima di iniziare a creare qualche azione interessata verso la porta avversaria. La determinazione di Giuliano ha permesso a Llorente di inserirsi da dietro, ma il portiere Greif è stato attento e ha respinto il tentativo.

Sorloth, che rappresentava una delle principali novità nello schieramento di Simeone –portando Griezmann in panchina–, aveva già al ventesimo minuto l’occasione migliore della partita. Julián Álvarez, con la sua visione di gioco tipica dei grandi talenti, lo trovava in profondità, permettendo al norvegese di posizionarsi e scoccare un tiro potente, ma ancora una volta Greif interveniva con un grande riflesso e respingeva il pallone. Nel frattempo, il ritmo del match stava cambiando, e l’Atlético iniziava a dominare il gioco nella metà campo avversaria. Barrios si faceva avanti con un tentativo dal limite dell’area, creando nuova preoccupazione per i giocatori ospiti. Era chiaro che l’onda d’attacco colchonera, guidata dal solito Giuliano Simeone, si stava preparando a colpire. L’evoluzione del calciatore argentino è davvero sorprendente. Quello che qualche mese fa sembrava un azzardo da parte del Cholo, scegliere di puntare su un giovane in parte noto per le sue origini familiari e le critiche che ciò poteva generare; oggi è la dimostrazione della lucidità e della saggezza calcistica del tecnico. Solo pochi giorni fa, in un incontro di Champions, il piccolo ‘Mozart’ argentino aveva cambiato le sorti della partita in soli 13 minuti; nel match contro il Mallorca, ha nuovamente brillato con una corsa fulminante, dopo un recupero di Le Normand a centrocampo, offrendo l’assist a Lino, che ha poi segnato. Fino ad ora, Giuliano ha collezionato due gol e cinque assist, mentre il brasiliano ha realizzato tre reti e fornito cinque assist in questa stagione, con due gol e un assist nei tre ultimi incontri da quando è tornato titolare. Anche lui ha trovato nuova vita. È evidente che l’emergere di Giuliano continua a impressionare molti, compreso chi ha scritto queste righe. Oggi, grazie alla sua determinazione, impegno e vivacità, l’attaccante è uno dei punti di forza più significativi dell’Atlético.

La passione di Giuliano per il calcio, alimentata dall’influenza paterna, lo distingue nettamente dai suoi compagni, che magari possiedono doti tecniche superiori. Tuttavia, la sua dedizione e il suo fervore sono in un’altra dimensione rispetto a loro. Tra l’alternativa di talento naturale (di cui è molto dotato) e l’impegno, il giovane Simeone dimostra che con convinzione e lavoro, si possono ottenere risultati. Poco dopo, ‘Giuli’ sfiorava il gol in un’azione in cui Julián Álvarez si spostava lateralmente nell’area, ingannando Vajlient e servendo un assist rasoterra al centro, dove ‘Cholito’ si presentava improvvisamente. Ma un intervento miracoloso da parte di Greif negava il raddoppio.

Nella seconda frazione il ritmo non cambiava, mantenendo l’intensità del finale del primo tempo. Un tiro alto di Julián Álvarez, un colpo di testa forzato di Sorloth e un’altra conclusione insidiosa da parte di Barrios, la maggior parte delle azioni provenivano dal lato destro, dove Llorente e Giuliano creavano notevoli difficoltà a un Mallorca che tentava di difendere il punteggio di 1-0, sperando in un finale di partita più intenso. Le azioni offensive del Mallorca si facevano rare, ma la squadra sembrava respirare un po’ meglio. Solo qualche tiro su calcio d’angolo e qualche conclusione poco convinta. Il tecnico Simeone notava il cambiamento della situazione e decideva di inserire Gallagher e Griezmann al posto di Giuliano e Barrios. La peggior notizia per i padroni di casa, ma la migliore per gli ospiti, era che l’incontro rimaneva aperto e il risultato non si chiudeva.

Barrios trovava un passaggio per Le Normand, il quale crossava in area, ma Griezmann non riusciva a raggiungere la palla per pochi centimetri. Tuttavia, il Mallorca continuava a farsi sentire nel match: Darder effettuava due cross che colpivano la traversa, il secondo dei quali era particolarmente insidioso, dato che Oblak non calcolava bene un’uscita e doveva correggersi in fretta. Il Mallorca credeva nella rimonta e si avvicinava al pareggio. Un cross di Navarro al dischetto del rigore permetteva a Dani Rodríguez, che arrivava da dietro, di tentare un tiro che finiva di poco sopra la traversa. Era un momento molto rischioso. La partita si complicava negli ultimi minuti, con alcune occasioni notevoli, tra cui un calcio di punizione di Riquelme che colpiva la traversa. L’Atletico chiudeva il match con un gran gol di Griezmann in contropiede. Riquelme rubava palla, la passava a Griezmann, che, in corsa e all’uscita di Greif, eseguiva una lunga vaselina che metteva definitivamente fine all’incontro nei minuti di recupero.

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