Per vari motivi, Turrientes non sembra rientrare nei piani di Imanol all’inizio di quest’anno. Colui che sembrava poter guadagnare in qualità con l’uscita di Merino sta deludendo nel ruolo di centrocampista. Anche in assenza di Zubimendi, Imanol ha preferito inserire Olasagasti o Pablo Marín.
Ieri, al Sadar, non ha giocato nemmeno un minuto per la seconda partita consecutiva e, finora, ha partecipato solo a tre delle otto partite dell’anno. Ha disputato l’intera gara contro la Ponferradina, è subentrato per 22 minuti contro il Rayo e, infine, è stato sostituito all’intervallo contro il Getafe dopo aver ricevuto un cartellino giallo per un fallaccio su Djené, che ha influito negativamente sulla sua prestazione.
È sorprendente notare come, da quando ha firmato il rinnovo fino al 2030 lo scorso novembre, il calciatore di Beasain abbia giocato meno. Dopo essere tornato da Parigi con la medaglia d’oro, Imanol lo ha utilizzato nel terzetto di centrocampo insieme a Brais e Zubimendi, ma con il tempo il suo ruolo è diminuito notevolmente. In diverse occasioni, ha mostrato difficoltà nel gestire il pallone e la squadra ha risentito della sua capacità di dribblare le difese avversarie. Inoltre, negli ultimi dieci incontri, è stato uno dei giocatori sacrificati da Imanol durante i cambi, come già accaduto contro il Getafe, ma lo stesso è successo anche con il Celta, dove ha sofferto nel ruolo di pivot e ha preso un giallo al minuto 21. Da considerare anche che il guipuzcoano è tra i giocatori che rischiano di essere squalificati: se giocasse contro l’Espanyol e venisse ammonito, saltarebbe la partita contro il Benito Villamarín.
Considerando le tre competizioni, il giocatore della Guipúzcoa ha accumulato un totale di 963 minuti in campo, posizionandosi al sedicesimo posto tra i membri della squadra per quanto riguarda il tempo di gioco.