Marín, partendo dal suo ruolo di raccattapalle, ha ora contribuito da giocatore a riportare la Real in semifinale

Pablo Marín è stato uno dei protagonisti principali della straordinaria serata di coppa di ieri ad Anoeta. Il giovane della cantera ha rappresentato una sorpresa nella formazione di Imanol, avendo un ruolo centrale in mediana, rimanendo davanti a Sucic, Turrientes, Olasagasti e, nuovamente, Sucic.

Ha giocato a un livello eccellente, dimostrando che il tecnico oriotarra aveva ragione a puntare su di lui. Ha mostrato grande impegno ed è stato determinante nel gol del 2-0, esercitando una pressione intensa su Iker Muñoz che ha portato alla perdita del pallone, successivamente recuperato da Oyarzabal.

Ha esultato con grande intensità per quello e anche per il gol precedente di Barrenetxea. Lo ha fatto indossando la maglia bianco-azzurra, proprio come aveva sempre sognato. Ha contribuito in modo decisivo al passaggio della Real Sociedad alle semifinali. Cinque anni fa aveva vissuto le semifinali contro il Mirandés da spettatore, vestito di nero e dietro le barriere pubblicitarie come raccattapalle. In quella occasione aveva festeggiato con la stessa gioia il gol di Odegaard che indirizzava la gara. Lo ricorda con un sorriso contagioso. “Sì, alla fine sto vivendo un sogno, giocare con la Real Sociedad. Ho anche una foto di Oyarzabal e Isak che festeggiano un gol alla porta di Bultzada. È meraviglioso essere qui sul campo”, ha affermato dopo la partita. E ora punta alla finale. “Spero di sì, perché i tifosi lo meritano. È stato un peccato ciò che è successo durante la pandemia. Faremo del nostro meglio per arrivare a quella finale”, ha concluso.

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