Míchel chiede rispetto per la classe arbitrale

Il Girona si prepara ad affrontare una delle sfide più impegnative della stagione con la trasferta a San Mamés per sfidare l’Athletic Club. Míchel ha esaminato il confronto in vista della partita, evidenziando i punti fondamentali per competere contro una squadra che non conosce sconfitta da 13 partite e che in casa è praticamente imbattibile.

L’allenatore ha confermato l’assenza di Danjuma, a causa di fastidi al tendine rotuleo, e non potrà nemmeno contare su Miovski, che ha ancora alcuni carichi da gestire dopo il suo recupero. Inoltre, Arthur non sarà convocato, poiché lo staff tecnico ha optato per concedergli ulteriore tempo per prepararsi al debutto.

Prima di discutere la partita, Míchel ha voluto inviare un messaggio di sostegno a Kirian Rodríguez, che ha comunicato di allontanarsi temporaneamente a causa di una ricaduta nella sua malattia. “Desidero inviare un grande abbraccio a Kirian. È sempre stato un esempio sia dentro che fuori dal campo, e tutta la famiglia ‘gironina’ spera in una sua rapida guarigione”, ha sottolineato. Riguardo alle polemiche arbitrali anticipate prima del derby di Madrid, Míchel ha espresso il suo appoggio agli arbitri: “Sono professionisti di alto livello e non devono diventare i protagonisti; dobbiamo tutti aiutarli”, ha affermato.

Infine, ha fatto una riflessione divertente quando gli è stato chiesto se si adattarebbe alla cultura basca qualora un giorno allenasse l’Athletic: “Mi avvicinerei alla cultura e la abbraccerei, anche se dubito di riuscire con la lingua”, ha scherzato. Míchel ha sottolineato il grande stato di forma dell’Athletic, ricordando che la loro ultima sconfitta risale proprio a Montilivi. “Sono il terzo miglior team in casa e hanno una notevole abilità nel raggiungere l’area con cross continui. Anche senza Nico Williams, dispongono di giocatori di grande qualità in attacco”, ha aggiunto. Per l’allenatore, la chiave sarà la gestione della palla e il controllo del gioco: “Più che mai, dobbiamo disputare una partita perfetta in fase offensiva”, ha insistito.

Un aspetto che il Girona deve migliorare è la sua performance in trasferta. Míchel ha sottolineato l’importanza di rimanere fedeli al proprio stile: “Ci manca ritmo offensivo spesso quando siamo lontani da casa. Se non concretizziamo le azioni, abbiamo molte difficoltà. Dobbiamo mantenere il pressing nella metà campo avversaria e affrontare l’avversario a testa alta”, ha affermato. L’allenatore ha anche parlato di Gabriel Misehouy, un giovane talento che sta ancora cercando di adattarsi: “È un ragazzo molto dotato, ma sta affrontando delle sfide legate alla lingua e alla fase difensiva. Con palla è decisivo, ma deve lavorare sull’equilibrio tra attacco e difesa”, ha specificato. Riguardo ad Arthur, Míchel ha evidenziato il suo ruolo centrale nel gioco: “Può giocare sia da solo che in coppia, ma lo vedo ricevere palla tra le linee e cercare spazi in avanti. Ha un talento straordinario con la palla”, ha commentato. Míchel non ha nascosto le ambizioni della squadra e ha indicato il traguardo necessario per raggiungere l’Europa: “Se raggiungiamo 60 punti, saremo tra le prime sei. Quel risultato sarebbe fantastico, ma dobbiamo affrontare ogni partita con attenzione”, ha concluso.

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