Il colpo decisivo dell’Espanyol ad Anoeta

È arrivata una brusca conclusione per il RCD Espanyol, che fino a quel momento non aveva conosciuto la sconfitta nel 2025. Dopo aver sorpreso il leader Real Madrid con una vittoria per 1-0, i pericos sono stati sconfitti 2-1 ad Anoeta, continuando a non vincere in trasferta da 23 partite.

Brais, entrato poco prima della fine, ha reso vano l’impegno dei ragazzi di Manolo González a cinque minuti dal termine, riportando la Real alla vittoria dopo aver perso le ultime tre partite di campionato. La giornata era iniziata male per l’Espanyol, che qualche istante prima del fischio d’inizio aveva annunciato l’assenza dell’ultimo minuto di Pol Lozano a causa di “fastidi”.

Un ulteriore problema per Manolo, che non poteva contare su terzini sinistri (Brian non è riuscito a recuperare e Romero era squalificato) e su Urko, bloccato da una clausola nel contratto. Aguado, che non era stato schierato in campionato dal derby di Barcellona all’inizio di novembre, ha preso il posto del ’10’, mentre Cabrera è stato scelto per la fascia sinistra della difesa, risultando involontariamente coinvolto nel primo gol di Becker. Non era passato nemmeno un minuto quando il surinamese, una delle sei novità apportate da Imanol rispetto alla vittoria in Coppa contro l’Osasuna (2-0), ha approfittato di un scivolone imprevisto di Lele, segnando il suo terzo gol della stagione grazie a un colpo di testa. Un regalo perfetto per Sheraldo in occasione del suo 30° compleanno. Ancora stordito dopo il duro colpo, l’Espanyol si è aggrappato al suo solito portiere d’eccezione, il sempre brillante Joan Garcia, per mantenere viva la speranza nel match.

Nel match di ieri, Sallent si è messo in mostra davanti agli scout di vari club europei, esibendo un riflesso straordinario parando un tiro di Sucic con un intervento da autentico portiere di pallamano, mentre l’avversario si infiltrava nell’area come se fosse a casa sua. Con il morale rialzato, i pericos hanno iniziato a spingere, con Omar che allargava il gioco sulla destra e Antoniu, titolare in luogo di Jofre, che movimentava entrambi i lati del campo. Tuttavia, Remiro non ha avuto lavoro da fare nella prima metà della partita, dato che l’unica occasione significativa per l’Espanyol è stata un tiro deludente di Roberto Fernández, che non è riuscito a superare Aramburu nell’azione decisiva. Verso la fine del primo tempo, Aguado ha rischiato il cartellino rosso per un’entrata violenta su Becker, simile a quella discussa di Romero su Mbappé a Cornellà-El Prat, anche questa punita con un’ammonizione. Nonostante ciò, Manolo ha scelto di mantenere Aguado in campo dopo l’intervallo, sostituendo Antoniu ed Edu Expósito, tornato in campo dopo 386 giorni, con Jofre e Alejo Veliz. La scelta si è rivelata vincente, poiché solo otto minuti dopo la ripresa, al 53’, la sua squadra ha pareggiato. Javi López e Aguerd si sono disturbati nel tentativo di fermare Puado, e il marocchino, sbilanciato, ha colpito il capitano blanquiazul con un intervento irregolare in area. È stato un rigore evidente che Puado ha trasformato proprio lui, ingannando Remiro e superando il suo record personale in Prima Divisione con otto gol, rispetto ai sette della stagione 2022-23. Da quel momento, il match si è aperto, con occasioni da entrambe le parti.

Nella partita, né Veliz né Roberto, che fu sostituito da Tejero poco dopo, riuscirono a concretizzare un arrivo di Jofre vicino alla linea di fondo. Dall’altra parte, Barrene provò un tiro nel 62’, quando entrò insieme a Olasagasti e Oyarzabal, ma senza successo. Poi, all’80’, un potente tentativo di Aramburu finì sopra la traversa. Subito dopo questa occasione, Imanol fece una mossa vincente. Il giocatore di Orio si avvalse di Brais, che, ex Celta, non impiegò più di quattro minuti a ripagargli la fiducia. Aguerd, in fase offensiva, rimandò un cross dalla sinistra e Olasa, nel tentativo di controllare il pallone, lo lasciò scivolare. Brais ne approfittò, con un delicato tocco, per segnare il definitivo 2-1 sul tabellone.

Puado ha lamentato: “È stato un peccato perdere la possibilità di pareggiare nei minuti finali.”

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