Questa sera, il grande incontro tra Sevilla e Barça al Sánchez Pizjuán (ore 21) promette emozioni e spunti di grande interesse. Tra i protagonisti da osservare, spicca Dodi Lukebakio, considerato il miglior elemento del team andaluso in questa stagione, capace di creare disequilibri grazie ai suoi 9 gol in 23 incontri.
Acquistato nel 2023 dal Hertha Berlino per 10 milioni di euro, per il Sevilla sarebbe difficile cederlo a meno di circa quattro volte il prezzo d’acquisto. Con un contratto valido fino al 2028, Lukebakio figura già nelle liste di alcuni club della Premier League e della Juventus.
Match come quello di questa domenica contro il Barça possono giustificare la valutazione del Sevilla intorno ai 40 milioni di euro per una futura vendita che potrebbe avvenire in estate. Infatti, questo approccio commerciale ha caratterizzato il Sevilla nelle prime due decadi del XXI secolo, consentendo al club di crescere considerevolmente a livello internazionale, acquisendo calciatori a buon mercato e poi rivendendoli a cifre elevate. L’investimento in Lukebakio riporta alla mente le operazioni del passato, come quelle di Frederic Kanouté, Luis Fabiano, Dani Alves, Seydou Keita, Renato, Adriano Correia, Ivan Rakitic, Ben Yedder, Diego Carlos e Jules Koundé. Proprio il Barça, avversario di domenica, è stato uno dei principali acquirenti in quegli anni, permettendo al Sevilla di incassare alcuni tra i maggiori profitti della sua storia, come nel caso di Dani Alves, comprato per 500 mila euro e ceduto al camp Nou nel 2008 per 36 milioni, o più recentemente Jules Koundé, acquistato nel 2019 per 25 milioni e venduto al Barça nel 2022 per 50 milioni più 10 in bonus. Altri esempi simili, tutti caratterizzati da risultati eccellenti, includono Keita, Adriano e Rakitic.
Al Sevilla si unisce Lukebakio, un attaccante noto per la sua velocità, abilità e determinazione. Questo giocatore è in grado di operare su tutto il fronte d’attacco, sia come esterno che come centravanti. La sua carriera include esperienze con squadre come Anderlecht, Toulouse, Charleroi, Watford, Fortuna Düsseldorf, Wolfsburg e Hertha, ma è a Siviglia che sembra trovare la sua dimensione. Nella stagione 2022-23 a Berlino ha messo a segno 12 reti e fornito 5 assist in 33 partite. Ha vestito la maglia della nazionale belga in 24 occasioni.
La sua presenza, insieme a quella del difensore Loic Badè, è vista come una nota positiva all’interno di una strategia di mercato del club che suscita dibattiti accesi. Non solo l’ex presidente e azionista principale, José María del Nido Benavente, critica la dirigenza attuale, a cui appartiene anche suo figlio, José María del Nido Carrasco. Recentemente, l’allenatore Francisco Javier García Pimienta ha chiarito quale sia il suo ruolo, dichiarando che la sua funzione principale è quella di allenare la squadra. “Non mi occupo delle trattative per i nuovi acquisti, ma comunico al club le aree in cui penso ci sia bisogno di rinforzi, come il terzino sinistro. Avrei voluto altri giocatori, soprattutto a centrocampo, perché la nostra rosa è piuttosto corta”, ha affermato il tecnico prima dell’incontro con il Barça.