Non esiste una combinazione di centrocampisti che abbia davvero convinto l’oriotarra in questa stagione. Tuttavia, il giocatore che ha avuto il maggior numero di minuti nelle ultime due partite e su cui Imanol ha riposto più fiducia, escludendo l’imprenscindibile Martin Zubimendi, è stato Pablo Marín, che è tornato a essere titolare contro l’Espanyol.
Il giovane talento è stato schierato prima del recentemente rinnovato Jon Ander Olasagasti e di Beñat Turrientes, quest’ultimo atteso a una ripresa ma che non gioca dal match contro il Getafe del 26 gennaio. Contro l’Espanyol, Marín ha collezionato la sua seconda apparizione da titolare consecutiva, una cosa che non avveniva dalla stagione 2022/23, quando giocò contro il Rayo il 21 gennaio e contro il Barcellona in Copa il 25 dello stesso mese.
Il numero ‘28’ ha affiancato Sucic a centrocampo, dimostrandosi attivo nel creare gioco con il surinamese Sheraldo Becker, cercando spazi e attaccando l’area avversaria. Ha scambiato posizione con il croato e ha penetarto l’area, sia da esterno sinistro che destro. Dopo il primo gol, Marín ha tentato un’azione di uno-due con Becker, il quale, però, ha calciato debolmente tra le braccia di Joan García. Ha anche cercato di servire Orri Óskarsson con un paio di cross, uno dei quali è stato decisivo in quanto ha rubato palla a Antoniu, ma il passaggio non ha trovato il compagno. Il numero ‘28’ ha cercato di sfruttare le diagonali lunghe di Aguerd, riuscendo a vincere un duello aereo contro Calero che avrebbe potuto creare un’azione potenzialmente pericolosa per Óskarsson, in occasione del quale stava tentando di oltrepassare la linea difensiva. Complessivamente, ha vinto sei delle sette lotte aeree e ha partecipato al gioco in 34 occasioni.
Dopo un’ora di gioco, il giocatore di Logroño ha lasciato il campo per fare spazio a Olasagasti, nell’ampio cambiamento attuato da Imanol. Il pubblico ha applaudito l’impegno del giovane, che ha abbandonato il terreno di gioco con grande rapidità per non sprecare tempo, poiché la squadra aveva bisogno di realizzare il fondamentale gol, che è arrivato negli ultimi minuti del match grazie a Brais.