L’Arena di Herning si prepara ad ospitare oggi la Real Sociedad per l’inizio delle fasi eliminatorie europee, un momento cruciale per la squadra txuri urdin, che deve dimostrare di essere all’altezza della situazione. Sebbene non offra la stessa allure di precedenti sfide o di turni più avanzati, come quelli contro la Roma o nei tornei prestigiosi contro il PSG, resta pur sempre una partita di un torneo continentale ed è un’opportunità che la squadra di Imanol non ha ancora concretizzato.
La sfida contro il Midtjylland danese rappresenterà una prova della crescita e della forza attuale del progetto; il risultato di questo incontro influenzerà il prosieguo della stagione e le strategie future. Superare il team nordico e vincere in casa, ad Anoeta, sarebbe un importante passo avanti che potrebbe aprire a nuove sfide.
Tuttavia, per realizzare questo obiettivo, la squadra dovrà prima affrontare il freddo rigido della Danimarca. Si prevedono temperature sotto zero durante la partita fissata per le 18:45, e la Real non può permettersi di affrontare l’incontro in modo passivo; deve scendere in campo con determinazione e ottenere un buon risultato, essendo consapevole di essere superiore all’avversario, il quale è testa di serie per un motivo ed è reduce da un lungo periodo di inattività in campionato, avendo disputato solamente sporadiche partite di Europa League dall’1 dicembre. Inoltre, la Real si trova ad affrontare non solo il freddo e il nemico, ma anche le proprie insicurezze. Deve superare il pesante fardello di non aver mai superato una fase a eliminazione diretta europea (eccetto per le preliminari) dall’ultimo secolo. Ha vissuto momenti difficili a Roma, a Torino, a Parigi, e a Lipsia, senza mai riuscire a spuntarla. La situazione si complica ulteriormente dato che la squadra ha mostrato un evidente calo nelle prestazioni in trasferta negli ultimi tempi, riportando tre sconfitte consecutive fuori casa e quattro nelle ultime cinque partite.
Durante la fase de Europa League, el equipo solo logró una victoria en el desolado Partizan Arena contra el Maccabi, sufriendo derrotas en Roma y Pilsen, además de un empate con un Niza muy limitado. Es momento de dar un giro a la situación. En cuanto a la alineación, Imanol Alguacil no podrá disponer de dos jugadores clave, Zubeldia y Aihen, al igual que en el encuentro del domingo pasado. Se anticipan modificaciones en el once para aportar frescura, ya que el técnico confía en su plantilla y observa que están en buena forma; sin embargo, cualquier alineación que no sea muy parecida a la titular habitual sería una gran sorpresa. Por ejemplo, tanto Kubo como Oyarzabal, Barrenetxea y Brais fueron suplentes en la última jornada de Liga. Sucic, quien completó los 90 minutos el domingo, también tuvo descanso en el encuentro anterior. En principio, se espera que Aramburu, Aguerd y Javi López ocupen posiciones defensivas, con Zubimendi y Brais en el centro del campo, y Oyarzabal y Kubo en la delantera. Las dudas pueden surgir en las otras tres posiciones del campo. Aritz ha estado en un excelente nivel, aunque fue sorprendente que mantuviera su puesto titular con solo tres días de diferencia, por lo que sería inesperado que jugara tres partidos en diez días. La posibilidad de que Pacheco entre en juego, por su altura y al tener a dos zurdos en el equipo, está cobrando fuerza, aunque si se evaluara en base al rendimiento, el beasaindarra sería el titular. En el centro del campo, Sucic parece tener la delantera, como se ha mencionado, aunque su bajo rendimiento junto al gallego y la confianza del entrenador en Olasagasti, quien ha estado en el banquillo las últimas dos jornadas, le otorgan opciones. No sería tan inusual ver a ambos en el campo y que Brais se quedara fuera, a pesar de haber sido suplente. En ataque, hay varias opciones disponibles, aunque resulta difícil imaginar a Kubo en el banquillo. Podría ser la oportunidad para que Óskarsson aparezca como titular por segunda vez consecutiva, en su reencuentro con la fría Dinamarca que conoce tan bien.
Anche Becker potrebbe essere utilizzato per aumentare la velocità e creare opportunità. Sergio Gómez ha meno possibilità, mentre un altro candidato principale è Barrenetxea, specialmente se il centravanti è Oyarzabal. L’avversario sarà impegnativo. Il Midtjylland, con un tocco guipuzcoano grazie alla presenza di Mikel Gogorza, si prepara a schierarsi con un 4-3-3 e sfruttare le situazioni da palla ferma, in particolare i lanci laterali. Questa è la loro maggiore forza e rappresenta anche una delle vulnerabilità attuali dei realistici. I difensori e Remiro dovranno dare il massimo. I danesi possono avere un dilemma tra un attaccante di peso come Buksa e uno più agile come Franculino, con la possibilità di schierarli entrambi. Sono intenzionati a progredire in Europa, hanno già venduto tutti i biglietti e prenderanno molto seriamente il confronto contro una squadra di alta classifica. Cercano di scoprire e valorizzare talenti prima di cederli, il che significa che avranno sempre strumenti per dare del filo da torcere, sebbene potrebbero avvertire un po’ la mancanza di ritmo a causa della pausa invernale, che storicamente ha penalizzato i club nordici nelle competizioni europee di febbraio. Siamo giunti al periodo della stagione in cui si verifica il vero valore della squadra. Ci sono ancora molte sfide avanti, inclusa quella contro il Madrid, ma prima bisognerà affrontare una difficile trasferta in un forte campo vichingo a Herning. Chi ha paura?