Yuri Berchiche indossa il numero 17 nel suo club, l’Athletic. Il difensore, originario di Zarautz, è nelle fila della squadra basca per la settima stagione consecutiva, come riportato dal sito ufficiale del club. Berchiche ha fatto il suo esordio come leone con la maglia numero 12, dopo il suo trasferimento dal PSG, rimanendo con quel numero solo per un anno, ereditato da Unai Nuñez.
Nella stagione successiva, la 2018/19, dopo la partenza di Mikel Rico, ha preso il 17, che attualmente porta e che sembra continuerà a indossare fino alla fine della sua carriera con l’Athletic. Questo è il terzo club in cui gioca con questo numero, avendolo indossato anche all’Eibar e nel suo primo anno a Parigi.
Non lo ha mai indossato alla Real Sociedad, dove ha giocato per tre anni con la maglia numero 19.
Ora, seguendo il famoso approccio di Joaquín Caparrós prima di un’intervista, chi pensate sia il calciatore dell’Athletic associato al numero 17? Per me non ci sono dubbi: il 17 dell’Athletic sarà sempre legato a Joseba Etxeberria. Fin dal suo debutto, in cui segnò un gol, sono rimasto colpito dalla sua abilità in campo. Bel colpo per il club, considerato uno dei migliori nella sua storia, soprattutto sotto la presidenza di José Mari Arrate, che portò a una rottura di relazioni con la Real. Etxeberria, allora sedicenne, si era già guadagnato la Bota d’Oro ai Mondiali Under 20 in Qatar, segnando sette reti. Un acquisto straordinario, tanto per la sua prestazione quanto per il suo carisma tra i tifosi. Chissà se un giorno il futuro di ‘Gallo’ lo vedrà come allenatore a San Mamés. Etxebe e il numero 17, un binomio indissolubile, anche quando indossava la maglia della nazionale spagnola.
Nel club dell’Athletic, ci sono stati solo tre giocatori a indossare la maglia numero quindici, un numero poco comune tra i tuoi atleti. Due di loro sono già stati menzionati: l’attuale Yuri e il precedente Mikel Rico, un difensore sinistro di grande talento. Anche se la sua performance ha conosciuto alti e bassi, Mikel ha lasciato un’impronta significativa a Bilbao. Il terzo a portare questo numero è Iñigo Pérez, attuale allenatore del Rayo, che sta dimostrando un’ottima gestione della squadra. Sebbene la sua carriera nell’Athletic non sia paragonabile a quella di Etxeberria, ha comunque mostrato momenti di grande classe.
Yuri, oltre alle sue abilità tecniche, possiede un carattere che è fondamentale per la squadra. A volte può dare l’impressione di essere un po’ impulsivo, ma la sua personalità è ciò che lo rende il terzino sinistro più fidato di Valverde. Quest’anno è emerso anche Adama Boiro, il giocatore proveniente da Osasuna, che sta guadagnando un ruolo di rilievo nel primo team, superando le aspettative iniziali. Non voglio commettere l’errore di considerare conclusa la carriera di Yuri, come ho fatto in passato con De Marcos o Valverde; ora mi risulta difficile pensare a un Athletic senza di loro. Come ha dichiarato Yuri nella celebrazione della vittoria: “Sono qui da sei anni e posso affermare con orgoglio che è stata la decisione migliore che potessi prendere”. Speriamo in molti altri anni di successi. Non sarà un compito facile.