Cala ha dichiarato a Diakhaby: “Chi si nutre di menzogne, finisce per essere messo a nudo da solo”

Juan Cala ha risposto a Mouctar Diakhaby in tempi rapidi. Il difensore franco-guineano del Valencia è stato interpellato riguardo l’incidente avvenuto con l’ex calciatore del Cádiz, attualmente segretario tecnico del club andaluso, durante una conferenza stampa tenutasi giovedì. In quell’occasione, Diakhaby ha raccontato la sua esperienza del 4 aprile 2021 e le conseguenze che ne sono derivate.

Il centrale ha dichiarato che LaLiga ha preferito tutelare il presunto aggressore piuttosto che la vittima del commento razzista, e Cala ha replicato: “La verità non necessita di difesa, mentre la menzogna deve essere ripetuta per apparire credibile. Sono emerse evidenze che smentiscono certe accuse, eppure alcuni rimangono fissi nel passato.

Chi si nutre di falsità viene messo a nudo”. Diakhaby, che ha affermato di essere stato chiamato “negro de mierda” da Cala, ha comunicato di sentirsi trascurato da LaLiga e dal suo presidente, Javier Tebas. Cala ha considerato iniqua la disparità di trattamento rispetto ad altri casi di razzismo, pur non specificando nomi o individui coinvolti. Ha aggiunto di non aver partecipato alla manifestazione di sostegno dopo l’incidente riguardante Vinícius, in quanto non si è mai sentito tutelato e non condivideva il messaggio. In risposta alle sue affermazioni, Cala ha diffuso un messaggio sui social media per difendersi e ha etichettato Diakhaby come bugiardo. Anni dopo, il conflitto tra di loro persiste.

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