Il verbale di Cuadra Fernández relativo all’incidente di natura razziale durante la partita tra Espanyol e Athletic Club di Bilbao riporta quanto segue

Cuadra Fernández ha seguito alla lettera le procedure stabilite per affrontare il razzismo, come previsto per gli arbitri in situazioni del genere, in occasione di un episodio avvenuto venti minuti dopo l’inizio della partita tra Espanyol e Athletic Club di Bilbao.

Nel verbale, ha riportato che l’incidente è stato causato da insulti razzisti rivolti a Maroan Sannadi, come riferito dall’attaccante Iñaki Williams: “Al minuto 17, il giocatore con il numero 9 dell’Athletic Club, D. Iñaki Williams, mi ha segnalato un episodio razzista proveniente da uno dei settori dello stadio dove si trovavano i tifosi dell’Espanyol (identificabili tramite l’abbigliamento) e che avevano rivolto insulti al giocatore con il numero 21 della sua squadra, D.

Maroan Sannadi, dicendo: ‘¡Puto moro!’. A quel punto, ho attivato il protocollo previsto per questi casi. Il gioco è ripreso dopo aver informato il Delegato di Campo e trasmesso la segnalazione alla Polizia incaricata della sicurezza all’interno dello stadio, e dopo che l’annuncio pertinente è stato diffuso attraverso l’impianto di amplificazione.” Essendo il fatto registrato nel verbale, è ora consueto che il Comitato di Disciplina avvii un procedimento straordinario, in fase di trattazione, come nel caso degli insulti razzisti a Balde durante Getafe – Barcelona o in occasione di Sporting – Elche, che sono ancora in attesa di risoluzione. Il protocollo contro il razzismo è suddiviso in tre fasi. Nella prima fase, l’arbitro deve rilevare l’incidente razzista e riportarlo. Sarà l’arbitro a decidere se interrompere o meno la gara. Inoltre, il giocatore che subisce l’offesa razzista ha la possibilità di informare l’arbitro, il capitano o un membro dello staff tecnico. La decisione finale sulla sospensione del match spetta comunque all’arbitro.

Il direttore di gara ha la responsabilità di raccogliere informazioni riguardo a un evento specifico e deve comunicare la situazione all’arbitro, il quale ha il compito di decidere se interrompere o proseguire con la partita. Se si decide di fermare il gioco, verrà fatto un annuncio nello stadio per spiegare le motivazioni dell’interruzione e per avvisare che, se il comportamento perturbante continua, la partita verrà sospesa temporaneamente.

Nel caso della partita tra Espanyol e Athletic Club di Bilbao, il secondo livello del protocollo verrà attivato se il comportamento inadeguato dovesse continuare anche dopo la ripresa. In questa situazione, l’arbitro interromperà nuovamente il gioco e chiederà ai giocatori di tornare negli spogliatoi. Anche in questo frangente, sarà necessario informare il pubblico attraverso un annuncio, specificando le ragioni dell’interruzione e avvisando che, se i problemi non vengono risolti, il match subirà una sospensione definitiva.

Infine, il terzo livello si attua qualora il comportamento inappropriato persista anche dopo la ripresa del gioco. In questo caso, l’arbitro procederà a fermare la partita in modo definitivo. Tale decisione sarà presa solo dopo aver consultato le autorità competenti e professionisti del settore, e unicamente se sarà ritenuto sicuro procedere in questo modo.

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