Imanol potrebbe ricevere una pena di sospensione che varia da quattro a dieci partite

Imanol Alguacil potrebbe trovarsi di fronte a una sanzione di almeno quattro partite a causa delle sue osservazioni riguardo all’arbitraggio nel match tra la Real Sociedad e l’arbitro Gil Manzano. Il tecnico ha manifestato chiaramente il suo disaccordo con le decisioni arbitrali, in particolare con l’espulsione di Igor Zubeldia e il rigore concesso contro la sua squadra.

Durante la conferenza stampa post-partita, Alguacil ha ammesso che anche il suo team ha commesso errori, ma ha ribadito che le penalità inflitte non erano giuste: “Non è un rosso e nemmeno il rigore, affatto. Quei falli non giustificano un rigore”.

Inoltre, ha commentato che l’arbitro appariva determinato a fischiare, sia il rigore che l’espulsione, insinuando che le sue decisioni fossero affrettate e intenzionali. “Era evitabile, soprattutto con il VAR a disposizione”, ha aggiunto. Dichiarazioni di questo tipo, che mettono in discussione l’imparzialità degli arbitri, non sono uncommon nella Liga, dato che ci sono stati precedenti di sanzioni per giocatori e allenatori. Un caso significativo è stato quello di José Luis Gayà, capitano del Valencia, che ha subito una sospensione di quattro partite e una multa per le sue affermazioni sull’arbitraggio in una partita contro l’Osasuna. Gayà ha espresso la sua frustrazione per l’operato dell’arbitro, affermando: “È la norma di questa stagione. Doveva essere avvisato per quel rigore chiaro. L’arbitro lo ha visto e non ha voluto fischiarlo”. Il Comitato di Competizione ha ritenuto che le sue parole minassero l’integrità dell’arbitro, mettendo in discussione la sua imparzialità. Nel caso di Imanol, se il Comitato Tecnico Arbitrale decidesse di procedere con una segnalazione, si aprirebbe un procedimento disciplinare.

Il procedimento potrebbe richiedere del tempo, poiché il Comitato dovrà valutare se le affermazioni dell’allenatore rappresentano una violazione significativa, come indicato nel regolamento. Se dovesse essere sanzionato, è probabile che il Comitato faccia riferimento all’articolo 100 bis del Codice Disciplinare della RFEF, il quale punisce comportamenti inadeguati nel contesto sportivo. Tale articolo prevede che le pene per questo genere di violazioni possano variare da quattro a dieci partite di squalifica, oppure una multa che va da 602 a 3.006 euro, con la sanzione minima che risulta essere la norma. La condotta dovrà essere considerata “grave”. Se il Comitato determinasse che le dichiarazioni di Alguacil minano l’imparzialità dell’arbitraggio e la dignità del corpo arbitrale, potrebbe subire una punizione analoga a quella inflitta a Gayá. Per quanto riguarda il terzino valenciano, l’assegnazione della sanzione richiese oltre un mese. Gayá si espresse il 16 aprile 2022, il CTA lo denunciò quattro giorni dopo e il Comitato di Competizione adottò la sanzione il 25 maggio. Né il ricorso dell Valencia fu accolto dalla Commissione di Appello né dal TAD. Ciò potrebbe innescare una nuova discussione sul tema dell’arbitraggio in LaLiga, dove le lamentele sulle decisioni arbitrali sono diventate comuni. Tuttavia, il procedimento disciplinare è ancora nelle fasi iniziali, e tutto dipenderà dalla decisione finale del Comitato Arbitrale.

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