Nella recente sconfitta della Real Sociedad contro il Betis, il risultato finale non è stato l’unico a catturare l’attenzione; anche l’arbitro Gil Manzano è stato al centro delle polemiche. Le sue scelte, in particolare il cartellino rosso mostrato a Igor Zubeldia, la mancata espulsione di Antony per aver colpito Javi López e il rigore contro i donostiarras, hanno sollevato dibattiti.
La squadra basca ha espresso il proprio malcontento attraverso i social media, pubblicando un tweet con la parola “Giustizia”. Sebbene non ci sia stata una dichiarazione ufficiale, il messaggio sui social ha messo in evidenza come la Real Sociedad si senta nuovamente danneggiata da decisioni arbitrali molto discutibili.
Questa situazione ha aumentato la tensione all’interno del club, ma al momento non si prevede una risposta più fermo, nonostante le chiare critiche.
I precedenti di Gil Manzano
Il rapporto tra la Real Sociedad e l’arbitro Gil Manzano è tutt’altro che favorevole. In 27 incontri diretti da Manzano, la squadra basca ha conquistato solamente 7 vittorie. Analizzando i partite di campionato, il tasso di successo è di appena il 15,8%. Questo risultato fa di Gil Manzano l’arbitro con il terzo più basso rendimento in termini di vittorie in LaLiga per la Real, secondo le statistiche di Whoscored. Solo Busquets Ferrer e García Verdura, che hanno appena iniziato la loro carriera nella massima serie, registrano percentuali di vittoria inferiori, avendo diretto rispettivamente solo quattro e tre partite per la Real. Sotto la direzione di Manzano, il club ha ottenuto una vittoria per rinuncia dell’avversario e tre contro squadre di divisioni inferiori, tutti in Coppa. In sostanza, le vittorie di alto livello sono solamente tre. La frustrazione della Real nei confronti di Manzano è palese, e il fatto che Imanol, solitamente reticente su questi temi, e i giocatori si siano espressi negativamente dopo l’incontro dimostra una certa insoddisfazione. I dati evidenziano chiaramente il malcontento che questa designazione arbitrale provoca tra i membri della squadra e lo staff tecnico. Attualmente, il futuro dell’allenatore e il suo rapporto con il comitato arbitrale sono a rischio. Una possibile sanzione potrebbe essere decisa in base alla gestione delle lamentele e alla loro rilevanza.
Imanol ha condiviso il suo disappunto dopo la partita in una conferenza stampa successiva all’evento. L’allenatore della squadra guipuzcoana ha manifestato il suo dissenso riguardo alle scelte arbitrali di Gil Manzano, giudicandole ingiuste. Ha commentato che l’arbitro ha mostrato “una forte intenzione di fischiare” sia il cartellino rosso per Zubeldia che il rigore contro la sua squadra, affermando che queste dichiarazioni potrebbero avere ripercussioni. “Non è affatto un rosso e nemmeno il rigore è giustificato. Quei piccoli falli non dovrebbero comportare un rigore. Se è stato fischiato, vuol dire che l’arbitro l’ha visto, ma credo avrebbe potuto riconsiderarlo. Era qualcosa di evitabile grazie al VAR. C’era troppa determinazione nell’evidenziare il fallo, esattamente come per il rigore,” ha ribadito il tecnico più volte.
Le sue parole hanno scatenato un acceso dibattito, poiché il Comitato Tecnico degli Arbitri potrebbe interpretarle come un attacco alla loro imparzialità. Se così fosse, l’allenatore potrebbe trovarsi di fronte a una sanzione che varia da quattro a dieci partite, in base all’articolo 100 bis del Codice Disciplinare della RFEF, che punisce comportamenti contrari all’ordine sportivo. Il processo di eventuale sanzione prevede che, se il Comitato decidesse di intervenire, verrebbe aperto un procedimento disciplinare, che potrebbe richiedere settimane o addirittura mesi, e successivamente si stabilirebbe se applicare o meno la sanzione. Ci sono già stati casi precedenti, come quelli di Gayà ed Escribá, che mostrano come l’allenatore possa essere punito con il minimo previsto per le infrazioni gravi: ovvero quattro turni di sospensione. Ci sono anche situazioni di indulgenza o di indifferenza. Non resta che attendere per vedere come si evolverà la situazione.