Si era previsible que il Barcellona riconquistasse la testa della classifica dopo il suo “novembre disastroso”, coronando così la straordinaria rimonta del 2025, il Rayo Vallecano ha dimostrato al Montjuïc le motivazioni che lo hanno portato nelle posizioni di vertice.
La squadra madrilena ha messo in difficoltà i blaugrana con una pressione asfissiante e una difesa molto efficace, rendendo la partita complessa. Lewandowski ha segnato l’unico gol grazie a un rigore chiarissimo assegnato dal VAR, ma i giocatori del Rayo, che hanno disputato una grande gara, hanno cercato con insistenza il pareggio, costringendo il nuovo leader a lottare fino all’ultimo minuto.
Il Barcellona, pur non avendo mai preso in mano il gioco, ha saputo resistere. La serata si è rivelata strana: il Barcellona non ha mostrato la stessa dominanza delle recenti prestazioni, come se giocare in casa fosse più difficile che in trasferta. Il Rayo ha fatto valere la sua presenza, limitando le azioni del team di Flick e creando occasioni, ma ha incontrato un Szczesny sempre più decisivo e un difensore Iñigo impeccabile. La squadra madrilena ha persino mandato il portiere Batalla in attacco alla ricerca del pareggio, costruendo chance significative, in particolare con un’opportunità di De Frutos. In fase di costruzione, tuttavia, Pedri ha fornito un’altra lezione di lucidità. Le decisioni del VAR si sono dimostrate cruciali: è stato fischiato un rigore netto a favore del Barcellona per un fallo di Pathé Ciss su Iñigo, mentre un gol del Rayo è stato annullato per fuorigioco segnalato dall’assistente. Ci saranno sicuramente proteste, ma non ci sono dubbi sulle decisioni. Con Casadó sostituito da De Jong nel centrocampo ideale di Flick, sono mancati solidi supporti difensivi e il Barça ha sofferto nelle transizioni, con una circolazione di palla tutt’altro che fluida. Una delle sorprese della formazione è stata la presenza di Héctor Fort.
Koundé ha tenido otro momento complicado. Fort ha sabido interpretar bien el espacio para avanzar, aunque en defensa se vio superado por Álvaro e Isi, quienes jugaron un partido sobresaliente como segundas puntas, cayendo por las bandas y creando juego de forma constante. Frente a la presión del Rayo, el Barcelona intentaba generar oportunidades detrás de la línea defensiva, pero no lograban convertir esos intentos en ocasiones claras, a pesar de que Lewandowski intentaba filtrar pases desde una posición más centrada, actuando como un ‘falso nueve’ en lugar de un delantero centro. Los pases profundos de Cubarsí, capaces de desarticular la defensa adversaria, eran una de las mejores maneras de llegar con peligro al área rival. Lamine Yamal, muy bien defendido por Pep Chavarría, no encontraba espacio para maniobrar, dejando a Balde por la izquierda como la principal vía de ataque, trabajando bien junto a Raphinha. Tras un tiempo de espera, finalmente llegó la primera oportunidad para el Barcelona, cuando Balde aprovechó un error de la defensa del Rayo para asistir a Raphinha, quien envió el balón demasiado cruzado. Pedri, moviendo el balón con gran precisión, destacó en ese contexto de duelos individuales y buena presión del Rayo, logrando encontrar huecos. Así, pasó a Raphinha, pero su tiro fue bloqueado por Batalla, el portero visitante. Poco después, en un córner, un fuerte contacto de Pathé Ciss con Iñigo obligó al árbitro Melero a consultar el VAR. Tras revisar la jugada, se pitó un penalti que Lewandowski convirtió de forma impecable, aunque el balón rozó el poste antes de entrar. A pesar de que Pathé Ciss reclamó la decisión y aplaudió al árbitro tras la consulta, eso no resta validez al penalti señalado.
Il placcaggio è evidente, nonostante le lamentele che giungono da Castellana. Lamine Yamal ha avuto l’occasione di segnare, sfuggendo a Chavarría, probabilmente la sua unica chance nel match, ma il suo tentativo è stato impreciso. Un intervento straordinario di Szczesny ha impedito a Nteka di ridurre il divario dopo un assist di Isi. Il portiere polacco ha respinto la palla, ma Álvaro ha provato a intervenire, solo per vedere ‘Tek’ anticipare e prendere il controllo del pallone. Álvaro ha saltato e si è lasciato cadere, sperando che l’arbitro o il VAR notassero qualche contatto. Tuttavia, non è successo nulla di tutto ciò. Il Rayo ha sfruttato la spinta ottenuta e il Barça sembrava svanire dopo il gol dell’1-0. Le offensive degli ospiti create sulle fasce causavano ansia e De Frutos ha trovato la rete in una giocata confusa, con Nteka in posizione irregolare al momento del cross. Nteka ha bloccato Iñigo, impedendogli di coprire il tiro di De Frutos, e l’arbitro ha quindi ritenuto che avesse partecipato all’azione. Le proteste non sono mancate. Il Rayo si è reso conto che la sua pressione metteva in difficoltà il Barça e, non avendo nulla da perdere, ha deciso di intensificare l’assalto, accorciando gli spazi con il rientro in fase difensiva quando perdeva palla. Non hanno mai perso di vista il match e Szczesny ha di nuovo parato con sicurezza un tiro di De Frutos. Ma era Pedri a farsi rivedere, portando freschezza in un Barça che faticava nelle ripartenze; senza il suo intervento, la squadra non riusciva a superare la pressione avversaria. Sono stati fondamentali i cambi di Flick e sono entrati Koundé e Dani Olmo, il quale, appena entrato, ha creato un’occasione con un controllo sensazionale in area seguito da una mezza giravolta che ha superato tre avversari. Batalla ha evitato il gol.
Il Rayo ha trovato nuova energia grazie a Embarba e Trejo. Un tiro alto di De Frutos ha rischiato di portare al pareggio, mentre il Rayo, più vigoroso, ha messo sotto pressione un Barça che ha dovuto resistere per conquistare tre punti fondamentali.