Il Rayo Vallecano aspira a ottenere un posto in Europa e non sorprende affatto. La squadra, guidata da Iñigo Pérez, si distingue tra le migliori della LaLiga EA Sports, occupando attualmente la sesta posizione con 35 punti. Un’ottima strategia e un approccio ben strutturato stanno diventando una costante nel quartiere madrileno, dato che negli anni scorsi altre due figure di spicco nel mondo degli allenatori, Andoni Iraola e Míchel, hanno condotto la squadra.
Tre grandissimi tecnici legati da un comune denominatore: Vallecas.
Iñigo Pérez ha preso le redini della squadra come allenatore principale nel febbraio 2024, succedendo a Francisco Rodríguez. In precedenza, aveva ricoperto il ruolo di vice allenatore di Iraola a Vallecas e sembrava il candidato ideale per prendere il suo posto.
Tuttavia, ha scelto di continuare a far parte dello staff tecnico al Bournemouth. Per ironia della sorte, alcuni problemi legati al permesso di lavoro lo hanno costretto a ritornare in Spagna. Nonostante una sconfitta contro il Barcellona (1-0), il Rayo ha dimostrato di essere una squadra temibile, rendendo orgogliosi i suoi tifosi per la prestazione offerta. Inoltre, hanno ottenuto risultati significativi in questa stagione, pareggiando contro l’Atlético de Madrid (1-1) e il Real Madrid (3-3). La squadra di Iñigo gioca sempre con grande determinazione, adottando il suo tradizionale modulo 4-2-3-1 e facendo affidamento su giocatori chiave come Batalla, Ratiu, Mumin, Lejeune e Isi Palazón. Il tecnico navarro ha saputo dimostrare grande carattere, capovolgendo una fase negativa della sua gestione, in un periodo in cui era oggetto di critiche e privato della presenza di due talenti come James Rodríguez (ora al Club León) e Raúl de Tomás (ancora lontano dalla squadra).
Iraola iniziò la sua avventura al Puente de Vallecas nel 2020, in un periodo di pandemia e durante il secondo anno consecutivo del team in Segunda División. Le sue precedenti esperienze come allenatore si limitavano all’AEK Larnaca e al Mirandés. L’allenatore originario di Usurbil è diventato un simbolo per il club “La Franja” grazie al suo approccio, al gioco coinvolgente e, soprattutto, ai risultati positivi. Nel suo primo anno di lavoro, conseguì la promozione battendo il Girona nella finale dei playoff, dopo aver chiuso la stagione al sesto posto. Nelle due stagioni successive, già nella massima serie del calcio spagnolo, riuscì a garantire la permanenza senza troppi problemi, terminando rispettivamente 12° e 11°. Inoltre, nella stagione 2021-22, guidò il Rayo a raggiungere delle storiche semifinali di Coppa del Re, dove furono sconfitti dal Betis con un punteggio complessivo di 3-2. Le sue eccellenti capacità come tecnico della squadra ‘franjirroja’ attiraron l’attenzione del Bournemouth, che lo persuase a trasferirsi al Vitality Stadium nel 2023. Durante la sua esperienza in Premier League, è diventato uno degli allenatori più apprezzati nel panorama calcistico europeo. Dopo una prima stagione in cui si classificò in una lodevole dodicesima posizione, attualmente ha portato i “cherries” al quinto posto, a sole un punto dai posti Champions.
Il madrileno è un personaggio molto amato nel modesto quartiere meridionale di Madrid, grazie alla sua carriera sia come giocatore che come allenatore. Ha iniziato la sua formazione nelle giovanili del club ‘rayista’ e ha trascorso dieci stagioni con la squadra principale. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha lavorato per cinque anni come coordinatore del settore giovanile della sua amata squadra, fino a quando, il 21 febbraio 2017, ha accettato la sfida di diventare allenatore in un momento critico. Il club stava affrontando un periodo di grande turbolenza (con tre allenatori nello stesso anno) e si trovava a un solo punto dalla zona retrocessione in Segunda B. La sua prima esperienza sulla panchina è durata due anni; dopo aver garantito la salvezza nella prima stagione, ha portato la squadra alla promozione come primo classificato in Segunda División nella seconda. È stato però esonerato nel marzo 2019, mentre la squadra era in zona retrocessione, anche se ha lasciato il club con il rispetto e l’affetto di un pubblico che lo considera uno di loro. Quattro mesi dopo ha iniziato una nuova avventura con l’Huesca, replicando il miracolo di Vallecas, e conquistando il secondo ascenso nella storia del club nella sua prima stagione. Tuttavia, la situazione si è ripetuta e ha subito una nuova retrocessione nella stagione successiva. Dopo due promozioni e due retrocessioni, è approdato al Girona nel 2021. A Montilivi ha realizzato la terza promozione della sua carriera, questa volta riuscendo a stabilizzarsi nella massima serie del calcio spagnolo. Con un lodevole decimo posto nel ritorno del Girona in Primera, ha gettato le basi per un progetto che stava per raggiungere il suo apice. Nella stagione 2023-24, la squadra ha concluso al terzo posto con ben 81 punti, assicurandosi la prima storica qualificazione alla Champions per il club gironí.
Y, come se non bastasse, non solo ha fatto notizia per la sua insolita punteggiatura, ma anche per il suo gioco audace e di possesso che ha utilizzato. Attualmente, guida ancora la squadra catalana e, nonostante non abbia mostrato buone prestazioni nella Champions League, continua a essere un avversario molto combattivo in campionato e si impegna a riportare i ‘blanc-i-vermells’ in Europa.