Euskal Lions non condivide le linee guida dell’Athletic

Euskal Lions ha espresso la sua opinione in merito alle nuove direttive stabilite dall’Athletic riguardo al funzionamento della gradinata popolare di sostegno a San Mamés, manifestando il proprio disaccordo con il documento rilasciato da Ibaigane. L’associazione cerca di ottenere “garanzie minime” per proseguire il proprio “impegno volontario” nel famoso stadio, e sostiene di essere già a lavoro per raggiungere questo obiettivo, avendo già avviato una serie di incontri con il club.

“Siamo stupiti che sia stato reso pubblico un documento in modo unilaterale, senza alcun consenso e senza attendere le riunioni che ci erano state programmate per i prossimi giorni. Non concordiamo con il contenuto poiché riteniamo che contrasti con il tradizionale modello di gradinata di San Mamés e con quello che veniva discusso in queste occasioni”, ha affermato un portavoce di uno dei gruppi dedicati alla promozione dell’animazione nello stadio.

“Euskal Lions continuerà a collaborare purché l’obiettivo sia quello di costruire anziché distruggere. Per il momento, sosteniamo il nostro Athletic dalle nostre postazioni come qualsiasi altro socio, ma ci teniamo a sottolineare che non utilizzeremo gli strumenti di animazione fino a quando il club non ci garantirà un adeguato livello di sicurezza”, hanno aggiunto. Inoltre, Euskal Lions ha denunciato un episodio accaduto nel mese di ottobre durante una partita a La Catedral: “Alcuni membri del nostro gruppo hanno subito molestie da parte di un piccolo gruppo di individui posizionati nella Herri Harmaila, che ha minacciato, intimidito e offeso gravemente diverse persone responsabili dell’animazione, causando una situazione molto sgradevole e ostacolando quindi le attività di sostegno”. Hanno anche segnalato che oggetti come bandiere “creano disagio a questi soci, impedendo loro di seguire il match serenamente”, rappresentando così il motivo scatenante di tutta la vicenda.

Euskal Lions ha expresato la sua insoddisfazione nei confronti dell’Athletic, sottolineando che la proposta ricevuta comportava il doverci spostare per non disturbare gli aggressori. Inoltre, si è parlato di rafforzare la sorveglianza in quella zona e di inviare una semplice comunicazione scritta a coloro che ci hanno minacciati, spiegando loro il significato di avere il loro posto nella Herri Harmaila. Queste misure sembrano discostarsi notevolmente da quanto affermato nei comunicati più recenti del club, dove si afferma che chi minaccia chi incita è di troppo a San Mamés.

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