Un gol di Calero all’86° minuto ha sigillato, questo sabato, una vittoria incredibile e preziosa per l’Espanyol contro l’Alavés a Mendizorroza. La squadra catalana ha ottenuto il suo primo successo in trasferta in Liga, conquistando tre punti fondamentali per risalire in classifica e allontanarsi dalla zona retrocessione, colpendo ulteriormente un concorrente diretto.
Questa vittoria è equivalente a sei punti. Nonostante le difficoltà, l’Espanyol ha resistito agli attacchi del Glorioso, grazie alle parate decisive di Joan Garcia. In fase offensiva è stato poco incisivo e ha dovuto fare i conti con l’infortunio di Pere Milla, un attaccante che era appena entrato in campo.
Tuttavia, la squadra ha tenuto duro e, nell’unica vera occasione avuta, ha siglato un gol fondamentale per assicurarsi tre punti e allontanarsi dal fondo della classifica. L’Espanyol rimane in corsa e, finalmente, ha ottenuto una vittoria in trasferta. Mentre Manolo González aveva chiesto una reazione, affermando “fatti e non parole”, la squadra ha risposto con un gol straordinario di Calero. González ha schierato lo stesso undici titolare usato una settimana fa contro l’Athletic al RCDE Stadium. Il match è iniziato con grande intensità, evidenziando l’importanza dei tre punti per la salvezza per entrambe le squadre. L’Espanyol si è mostrato solido in difesa e ha cercato di impattare in contropiede, ma dal primo quarto di gioco l’Alavés ha iniziato a premere in modo efficace. Al 15’, Aleñá ha rubato palla a Omar, il cui cross non ha trovato nessun compagno pronto, poiché Kumbulla è intervenuto da salvatore. Questo primo tentativo ha dato slancio all’Alavés, mettendo in difficoltà una retroguardia perica già sotto pressione.
Tenaglia (26’) e Toni Martínez (32’) aprovecharon errores defensivi significativi, grazie alla pressione esercitata dalla squadra di casa. La partita si orientò a favore del Glorioso, che mostrava una maggiore intensità, mentre l’Espanyol sembrava scomparso in fase offensiva. Di fatto, l’unico tentativo degno di nota da parte del team catalano fu un’azione di Puado (34’), che però culminò in un cross debole e impreciso da parte del capitano. Assolutamente non incisivo. Al contrario, l’Alavés avrebbe potuto chiudere il primo tempo in vantaggio: Kike García sbagliò due buone occasioni, specialmente al 44’, quando un intervento di Cabrera interferì giusto quanto bastava per deviare la sua conclusione. Anche Mouriño, nel recupero, mise paura. Nella ripresa, Manolo González effettuò alcune sostituzioni, facendo entrare Pere Milla al posto di Pol Lozano, ammonito. Tuttavia, questo non migliorò le prestazioni periche, ma portò piuttosto a un ulteriore pressing del Glorioso fin dai primi momenti del secondo tempo. La squadra di casa si fece subito sentire, mostrando chiaramente l’intenzione di conquistare i tre punti, senza accontentarsi di un pareggio. Al 64’, Joan Garcia, ancora una volta migliore in campo per l’Espanyol, esibì un intervento miracoloso per neutralizzare il tiro ravvicinato di Aleñá. L’Alavés continuava a insistere, sfondando l’area catalano con cross da ogni lato, mentre l’Espanyol cercava di resistere come poteva, trascurando completamente il portiere Sivera, divenuto un semplice spettatore. Accorgendosi che i suoi giocatori erano stati sopraffatti dall’iniziativa vitoriana, il tecnico decise di cambiare drasticamente la situazione, richiamando Tejero e Calero, introducendo un assetto difensivo nell’intento di contenere l’assalto avversario. Queste sostituzioni si rivelarono determinanti poco dopo.
L’Alavés sembrava il caos mentre continuava a pressare, e Mendizorroza vibrava con la loro intensità. L’Espanyol, in affanno, cercava di resistere, ma le occasioni per il Glorioso si susseguivano. Joan Garcia dimostrava ancora una volta di essere il salvagente del suo team, intervenendo al 75’ per fermare un tiro di Villalibre che già sembrava destinato in rete. Prima di lui, anche Cabrera aveva evitato il peggio davanti a Cabanes. La situazione in attacco per gli ospiti era drammatica, veramente insignificante. Un numero parlante: all’82’, Antoniu Roca, subentrato al compagno infortunato Pere Milla, riuscì a firmare il primo tiro in porta, ma Sivera si era finora goduto la partita in totale tranquillità. Quando sembrava che l’Alavés fosse destinato a segnare o che il match si concludesse con un pareggio, accadde l’insperato. Al 86’, Tejero eseguì una punizione magistrale che Calero, in un colpo di testa straordinario, trasformò nel vantaggio per l’Espanyol: 0-1. La gioia esplose tra i giocatori in panchina, mentre il Mendizorroza rimase in silenzio. Il tempo era ancora dalla parte degli alavesi, che si lanciarono in avanti, con Guridi e Joan Jordan vicini al gol nei minuti di recupero. Tuttavia, la rete rimase inviolata, e l’Espanyol, finalmente, avanzò con determinazione, portando a casa tre punti preziosi. Una vittoria fondamentale che offre all’Espanyol una boccata d’ossigeno, allontanando il fantasma della retrocessione.