I dati riguardo alle lamentale di Bordalás: dai 6 minuti di recupero, sono stati giocati solo 2:15

Recentemente, Manuel Pellegrini aveva criticato il modo di giocare del Getafe, ma la recente partita tra la squadra madrilena e il Betis ha cambiato l’oggetto delle lamentele. José Bordalás e il portiere David Soria hanno esposto la loro indignazione, sostenendo che le accuse del tecnico cileno siano ipocrite, dato che il Betis ha adottato uno stile di gioco simile a quello che normalmente viene deriso.

Durante il tempo di recupero, il Betis ha cercato di guadagnare minuti per impedire al Getafe di raggiungere il pareggio in una partita che si è conclusa con una sconfitta per 1-2 per la squadra madrilena. Secondo le rilevazioni di EFE, dei sei minuti di recupero segnati dall’arbitro Javier Alberola Rojas, solo due minuti e quindici secondi sono stati realmente giocati.

I comportamenti dei giocatori del Betis hanno contribuito notevolmente a questa perdita di tempo, suscitando la rabbia di Soria e Bordalás. La loro frustrazione non era tanto rivolta alle azioni degli avversari, quanto piuttosto alla mancanza di coerenza nel discorso di Pellegrini. Dopo il match d’andata al Benito Villamarín, il tecnico aveva affermato che il Getafe praticava un “non calcio” e aveva espresso il desiderio che tutti, tecnici, giocatori e arbitri, si impegnassero di più per sostenere lo spettacolo. Pellegrini aveva anche lamentato che in Spagna si perde molto tempo, con simulazioni e interruzioni del gioco, affermando di essere contento che nel tempo di recupero si fosse giocato “anziché ingannare”.

Dopo la partita, Soria esprimere la sua frustrazione con parole dure nei confronti di Pellegrini. Il portiere del Getafe ha dichiarato: “Il loro comportamento è in contrasto con le affermazioni del loro allenatore. Sostiene di amare il calcio e che la sua squadra non perde tempo, eppure ogni volta che scendiamo in campo contro di loro ci mettono in difficoltà. Probabilmente non sarà soddisfatto del rendimento del suo team”. Analizzando i sei minuti di recupero, si può notare perché siano stati giocati poco più di due. Il recupero è iniziato a causa di un fallo di Domingos Duarte su Vitor Roque, il quale, dopo essere stato toccato al braccio, ha fatto alcuni passi prima di cadere a terra. Nel mentre, Pellegrino ha sostituito Isco con Natan, ma il gioco è ripreso solo al 90:54. Al 91:08, ‘Chimy’ Ávila ha impedito a Soria di rinviare rapidamente colpendo due volte il portiere; al 91:40, Allan Nyom ha lanciato fuori la palla e Aitor Ruibal ha impiegato 20 secondi per farla rientrare in gioco. Al 93:03, Antony ha ricevuto un rosso per un fallo su Juan Iglesias, uscendo lentamente dal campo e raggiungendo la linea di fondo solo al 94:28. Poco dopo, al 94:40, Coba da Costa ha fatto uscire la sfera e Ruibal ha impiegato ulteriori 20 secondi per battere il rimessa. Infine, al 95:37, Duarte ha collezionato il secondo cartellino giallo per un intervento su Sergi Altimira, rimasto a terra nella metà campo del Betis. La punizione è stata battuta da Marc Bartra, che alla fine ha passato la palla al portiere Adrián San Miguel, e fino al 96:44 il gioco è rimasto fermo.

A appena suonare il fischio finale al minuto 96:50, Soria si è scatenato con le sue dichiarazioni post-partita, sostenuto da Bordalás. “Non ho nulla da aggiungere, ha già detto tutto David Soria. Lo avete visto tutti. Si è praticamente giocato pochissimo. Ma questo è il calcio. Quando lo sopporti ti lamenti, mentre quando lo fai, non hai nulla da dire. Questa è la verità”, ha dichiarato. Tuttavia, l’altra verità è che il Betis ha vinto la partita, portando a casa un 1-2 che lo avvicina alle posizioni per l’Europa. Pellegrini, interrogato sul cambiamento di gioco del Betis negli ultimi minuti, che si discostava dal suo stile abituale, ha fornito un’interpretazione differente rispetto a quella di Bordalás e Soria: “Abbiamo praticato il nostro solito calcio”.

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