Le arbitre che sono state molestate lo scorso fine settimana durante una partita di seconda divisione regionale a Gran Canaria erano così sconvolte dall’accaduto che avevano molta paura, tanto da dubitare ad aprire la porta degli spogliatoi in cui si erano rifugiate all’arrivo della polizia.
In questo frangente, per tutelare le arbitre e cercare di placare gli animi dei giocatori del Teldecosta, è intervenuto Basilio Medina, allenatore della squadra ospite, il CD Arena Futboltec. Medina ha raccontato a EFE gli eventi che si sono svolti. La partita, valida per il gruppo 2 della Seconda Regionale maschile di Gran Canaria, si è tenuta venerdì scorso nel campo di El Goro, nel comune di Telde.
Al minuto 77, con il punteggio di 2-0 a favore della squadra di Medina, l’arbitra principale ha deciso di fermare il gioco dopo che un giocatore del Teldecosta ha colpito un avversario con una violenta infrazione. “L’arbitra stava per estrarre un cartellino rosso, ma appena si è girata ha notato una rissa tra i giocatori del Teldecosta e dell’Arena Futboltec, ed è lì che è iniziato tutto”, riporta Basilio Medina. Considerando la situazione, le arbitre decidono di ritirarsi negli spogliatoi per cinque minuti e, una volta rientrate in campo, “si rendono conto che la rissa non si è placata”, decidendo quindi di sospendere definitivamente la partita e di rinchiudersi nuovamente negli spogliatoi. Medina racconta che, subito dopo, alcuni giocatori del Teldecosta “hanno cercato di forzare la porta” colpendola e lanciando insulti come “puttana” o “zoccola”: “Non stiamo inventando nulla, è tutto documentato nel referto”, sottolinea questo testimone.
Dopo che i suoi giocatori si erano ritirati negli spogliatoi e avendo avvertito “colpi e insulti che si intensificavano”, Basilio Medina, insieme al responsabile del materiale della squadra, José Manuel Herrera, ha deciso di avvicinarsi alla porta dello spogliatoio delle arbitre per mettersi “a loro disposizione”. “L’atmosfera era molto carica. Erano spaventate e pensavano che fossimo parte della squadra avversaria, fino a quando non ho chiarito che eravamo lo staff tecnico dell’Arena Futboltec e che avevamo contattato la polizia. Tuttavia, avevano già barricata la porta con un bastone. La nostra unica preoccupazione era quella di garantire la loro sicurezza”, racconta Medina. Il tecnico del CD Arena Futboltec afferma di non aver percepito minacce né temuto per la propria incolumità dopo essere intervenuto in difesa delle arbitre, dato che erano “focalizzati nel proteggerle”, anche se è grato che “alla fine non sia accaduto nulla”. Sottolinea che le arbitre erano così intimorite che hanno messo in dubbio anche l’arrivo della polizia, giunta dieci minuti dopo l’inizio dell’incidente. Infatti, è stato necessario un loro riconoscimento affinché la porta dello spogliatoio venisse aperta. Basilio Medina ricorda che, quando la Polizia Nazionale è arrivata al campo, non c’era più nessun calciatore del Teldecosta né nei paraggi. “Il referto contiene tutti i dettagli e non ci sono invenzioni”, ribadisce. “È davvero triste dover discutere di un tentativo di aggressione nei confronti di tre arbitre. Sembra che ormai sia un fenomeno comune e ci stiamo abituando, ma non può continuare così, altrimenti un giorno la situazione esploderà. Non possiamo permettere che ogni settimana ci sia il timore di dover affrontare situazioni simili ogni volta che giochiamo”, si rammarica il tecnico.
Medina auspica che le giocatrici siano in buone condizioni e abbiano la giusta motivazione per affrontare il loro prossimo incontro, auspicando che non considerino di abbandonare il calcio. Inoltre, esprime la sua disapprovazione verso il fatto che il Comitato Tecnico degli Arbitri di Las Palmas non abbia predisposto alcun osservatore nelle tribune.