L’Espanyol ha fatto un passo decisivo verso la salvezza dopo l’ultima giornata, estremamente favorevole per i catalani. La squadra guidata da Manolo González ha ottenuto una vittoria preziosa a Mendizorroza, mentre tutti i rivali diretti nella lotta per rimanere in prima divisione hanno subito sconfitte.
Questo trionfo ha portato un notevole entusiasmo e punti fondamentali che allontanano il club dal baratro della retrocessione. Tuttavia, è importante sottolineare che la strada è ancora lunga, con la sofferenza assicurata fino all’ultimo incontro.
In una stagione in cui non è stato investito alcun fondo né durante il mercato estivo né in quello invernale, accogliendo solo giocatori in prestito, il contributo dei giovani della ’21’ si è rivelato cruciale.
I talenti provenienti dal vivaio stanno sostenendo la squadra durante una campagna segnata da difficoltà economiche.
La fiducia di Manolo in questi giovani è totale. La ’21’ sta giocando un ruolo fondamentale, grazie alla qualità dei giocatori che si sono affermati in prima squadra e ai minuti di gioco che Manolo González ha loro concesso. Un’analisi recente del CIES Football Observatory ha posizionato l’Espanyol al terzo posto in LaLiga per quanto riguarda la percentuale di minuti giocati da atleti formati nel settore giovanile tra i 15 e i 21 anni, con un minimo di tre stagioni. La percentuale per la squadra di Manolo è del 40,02%, decisamente superiore alla media del campionato fissata al 22,24%.
Inoltre, l’Espanyol risulta essere il quarto club con la media di età più bassa della Liga: 25,8 anni, contro una media di 27,14 del torneo.
Non è un evento da sottovalutare, poiché nella formazione tipo di Manolo, che si è consolidata nelle ultime partite, spiccano cinque titolari imprescindibili: Joan Garcia, Omar, Pol Lozano, Jofre Carreras e Javi Puado. Inoltre, altri giovani provenienti da La 21, come Antoniu Roca, che sta vivendo un periodo di crescita e ha giocato molto negli ultimi mesi, insieme a Rafa Bauza e Ángel Fortuño, sono spesso inclusi nelle convocazioni di Manolo González.
