Baena ha rivelato: “Ero sul punto di abbandonare il calcio”

Álex Baena, a soli 23 anni, ha vissuto già diverse sfaccettature del mondo del calcio nel corso della sua breve carriera. Ha sperimentato sia la gloria e la fama, che la pesantezza delle pressioni sui social media, dove un singolo evento può complicargli la vita quotidiana.

Sul piano sportivo, continua a migliorare e non esclude la possibilità di trasferirsi, ma ha sempre manifestato l’intenzione di farlo solo per unirsi a un club tra i dieci migliori al mondo, motivo per cui ha rifiutato un’offerta dall’Arabia Saudita.

Il giocatore del Villarreal, che ha vinto sia l’Eurocoppa che una medaglia d’oro olimpica nel 2024 ed è il massimo assistman in Europa, ha vissuto un periodo difficile a causa del conflitto con Fede Valverde dopo una partita tra Real Madrid e Villarreal. Questo episodio lo ha portato a considerare l’abbandono del calcio nel 2023. In un’intervista a ‘Relevo’, ha parlato della difficoltà di quel momento, ammettendo di non avere problemi a confrontarsi con l’uruguaiano e come ciò lo abbia aiutato a crescere.

“Ho avuto un psicologo fin dai miei esordi in prima squadra, poiché in passato avevo sempre giocato come titolare nelle giovanili, e quando sono arrivato in prima squadra ho faticato a gestire la nuova situazione”, ha spiegato. Dopo l’incidente con Valverde, ha dovuto tornare a rivolgersi a lui, riuscendo a vedere la situazione sotto una luce diversa. “Gli scontri come quello con Valverde possono accadere; in quel momento non riuscivo a vederlo, tutto mi sembrava buio. La pressione mediatica risultante è notevole e continua. Tuttavia, le persone non mi conoscono al di fuori del campo e si fermano a quello che vedono. È vero che sul campo sono molto competitivo e ambizioso, talvolta eccessivamente, ma mai con intenzioni maligne. All’esterno, però, sono completamente diverso: introverso e riservato”.

La gente no siempre se da cuenta de las cosas importantes, aunque lo que realmente me importa es que lo reconozcan aquellos que son cercanos a mí. En una hipotética charla con el mediocampista del Real Madrid, podría decirle: “Para crecer y avanzar, es esencial aprender a perdonar. Soy consciente de que llegar a un acuerdo sobre lo sucedido es complicado, pero estaría dispuesto a sentarme a hablar. Personalmente, he superado eso; entiendo que es un asunto delicado, pero mi disposición siempre será positiva”. Sabe que ese episodio ha dejado una huella en su trayectoria, ya que ahora todo lo que hace está bajo la lupa, aunque ha aprendido a manejar esa presión. En un encuentro en el Bernabéu, donde sufrió una lesión, tocó fondo, pero también fue un catalizador para su recuperación. “Estuve muy cerca de renunciar al fútbol; llegué a un punto en que no podía más. Coincidió con mi convocatoria para la Selección, justo en el momento en que más estaba sufriendo. Recuerdo que mandé un mensaje a mi psicólogo expresando mis ganas de dejar todo. La ayuda de todos fue crucial, y esa llamada a la Selección mejoró mi estado de ánimo. Curiosamente, el partido en el Bernabéu se convirtió en mi punto de inflexión; aunque me lesioné por un pisotón, ese día fue cuando mi mentalidad cambió”. La temporada 24-25 promete ser la más destacada de su carrera en términos de goles; ya ha anotado 6 veces y proporcionado 7 asistencias en 23 partidos. Aunque todavía está lejos de sus 14 asistencias del año anterior, ha igualado su récord goleador de 6.

“Se le persone sperano che possiamo vincere il campionato, a me sembra ottimo.”

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