La Real Sociedad si trova ad affrontare un serio problema nella fase offensiva. Durante l’intera stagione, la squadra di San Sebastián ha mostrato una notevole inefficienza nell’area avversaria, e ciò è emerso chiaramente in partite come quella di mercoledì scorso, dove, nonostante avessero creato più occasioni rispetto al Real Madrid, non sono riusciti a finalizzare.
Sebbene Lunin sia stato decisivo, parando numerosi tiri degli attaccanti guipuzcoani, è evidente che questi giocatori spesso inciampano nel momento cruciale: segnare un gol.
La squadra ha un urgente bisogno di un attaccante prolifico. La mancanza di fiducia di Imanol in Orri Óskarsson, arrivato quest’estate per ricoprire il ruolo di “nove” autentico, accentua la necessità di aumentare il bottino di reti.
Oyarzabal ha dovuto assumersi il peso del contributo realizzativo della squadre, ottenendo risultati buoni, ma spesso gli è mancata quella lucidità necessaria. Anche i giocatori di supporto non riescono a cambiare le sorti: il loro rendimento nelle ultime settimane è migliorato, ma continua a essere insufficiente per una squadra che produce tanto gioco e raccoglie troppo poco.
La rosa della Real conta ben 15 calciatori che hanno trovato la rete fino ad ora. Dopo il gol contro il Leganés, Zakharyan è stato l’ultimo ad arricchire questa lunga lista, domata da Oyarzabal con i suoi nove gol. Questi numeri, seppur adeguati per un giocatore del suo calibro, risultano abbastanza deludenti per un attaccante titolare di un club che è ancora attivo in tutte le competizioni, impegnato a creare un gioco dominante nella fase offensiva.
Attualmente, uno dei calciatori incaricati di assicurare reti è Brais Méndez. Il giocatore galiziano ha totalizzato otto gol in questa stagione, ma una buona parte di questi è stata realizzata in momenti specifici del suo percorso, che adesso sembra essersi offuscato. La stessa situazione si applica a Kubo e Barrenetxea, gli esterni titolari della Real Sociedad, che hanno realizzato sette gol in totale, un dato apparentemente sufficiente ma che non spicca. Un discorso a parte merita Óskarsson, che ha anch’egli raggiunto quota sette reti e che si è unito alla squadra in estate con l’obiettivo di diventare il principale realizzatore e una guida sicura rispetto alle incursioni in area avversaria. Seguono con quattro gol Sergio Gómez, Becker e Sucic, mentre Olasagasti, che ha segnato due gol al Leganés nel suo debutto in campionato, e Zubimendi, Pacheco, Marín, Goti, Magunazelaia e Zakharyan, tutti con una rete ciascuno. In questo modo, i gol della Real Sociedad risultano distribuiti e non evidenziano un attaccante predominante, eccetto Oyarzabal, il cui compito dovrebbe essere quello di accumulare reti da una diversa posizione in campo.
Per quanto riguarda le statistiche, il club txuri urdin deve necessariamente migliorare le sue prestazioni in tutte le competizioni, con particolare riferimento a quella nazionale. Sotto la direzione di Imanol Alguacil, la squadra è attualmente il quarto team meno prolifico della LaLiga, avendo messo a segno solamente 23 gol in 25 partite, che corrispondono a meno di un gol a match. Nonostante questo mese abbiano realizzato due reti contro l’Osasuna, altre due contro l’Espanyol e tre contro il Leganés, la situazione resta critica. Nella lista delle squadre meno prolifiche, si posizionano sotto di loro solo il Leganés, che occupa la sedicesima posizione con 22 reti, il Getafe al quattordicesimo posto con 21 gol e infine il Valladolid, attualmente ultimo con sole 16 reti segnate.
Certamente, la squadra della Real crea molte più opportunità di quante ne riesca a realizzare. In effetti, si colloca in una posizione centrale nella classifica di una statistica fondamentale. Le analisi tecnologiche le attribuiscono un totale di 31,10 gol attesi nel campionato, a fronte dei soli 23 gol effettivamente segnati. Questa discrepanza di 8 reti si traduce in una perdita significativa di punti e indica che la Real ha un’ottima capacità di costruire gioco, ma fatica a concretizzare le occasioni.