Il sito ufficiale dell’Athletic Club descrive Álvaro Djaló come segue: “Arrivato a Bizkaia a soli tre mesi, ha iniziato la sua formazione calcistica alla UD San Miguel di Basauri e alla SD Begoña di Bilbao, prima di trasferirsi a 17 anni allo Sporting di Braga, dove ha continuato a svilupparsi”.
Tuttavia, il percorso dell’attaccante nell’attuale squadra basca sembra essersi bloccato dal suo approdo a Lezama. Non riesce a imporsi all’Athletic. Sebbene il club di Ibaigane abbia investito 15 milioni di euro per acquisirlo dal Braga la scorsa estate, Djaló fatica a trovare spazio nelle formazioni scelte da Valverde e, per aggravare la situazione, è infortunato da un mese a causa di una distorsione alla caviglia destra subita all’inizio di febbraio al Villamarín, in seguito a un fallo di Marc Roca.
Prima di questo infortunio, aveva collezionato 21 presenze ufficiali, ma solo sette da titolare. Questa cifra può sembrare sorprendente, ma data la concorrenza nel reparto offensivo di Valverde, non è poi così inaspettata: Iñaki e Nico Williams, Guruzeta, Sancet, Berenguer e, più recentemente, Maroan sono tutti giocatori di livello. Comunque, Djaló ha ancora tempo per dimostrare ai suoi sostenitori che il club ha fatto la scelta giusta, avendo firmato un contratto quinquennale. “Ognuno deve cercare di farsi spazio, perché abbiamo ottimi giocatori in attacco; ma lui ha le sue possibilità, come gli altri”, ha commentato Valverde riguardo alle panchine del nuovo attaccante. «Sento la pressione perché la gente crede in me; ma se ti mettono sotto pressione è perché hai capacità da offrire”, ha dichiarato Djaló in un’intervista a Radio Popular.
Il giocatore d’attacco dell’Athletic ha affrontato difficoltà finora, ma il suo compagno Iñaki Williams, ad esempio, ha avuto un percorso simile, dovendo conquistare l’approvazione sia del pubblico che della critica. Ora però nessuno mette in dubbio il suo valore. Dobbiamo solo avere pazienza.