Sádico: parola che evoca bestialità, ferocità e selvaggi senza scrupoli. Così, Umar Sadiq ha strappato un punto a El Sadar, con tre minuti rimasti sul cronometro. Per il Valencia, il pareggio non è sufficiente per evitare la retrocessione, ma la reazione a un primo tempo in cui il match è stato un autentico scambio di colpi dimostra l’intento di rimanere in Primera.
Il Valencia ricordava con piacere l’ultima visita a El Sadar, dove aveva conquistato la sua ultima vittoria in trasferta dieci mesi fa, entrando in campo con grande determinazione. Dopo soli quattro minuti, Barrenechea ha tentato un tiro da lontano leggermente fuori misura, mettendo in guardia un Osasuna che sembrava ben lontano dal sentirsi a proprio agio.
Con un gioco diretto e delle transizioni veloci, il Valencia esprimeva una notevole sicurezza. E grazie a un preciso passaggio di Rioja e a un eccellente movimento di Diego López, è arrivato il primo gol. Il ‘Guajín’ ha superato Herrera, segnando il vantaggio sullo 0-1 prima del quindicesimo minuto, dopo una revisione del VAR. Tuttavia, il gol ha fatto scattare la reazione di Osasuna, e Aimar Oroz si è rivelato decisivo in area. Dopo alcuni minuti di gioco vivace da parte di Bryan Zaragoza, quest’ultimo ha servito un assist che Oroz ha trasformato nel gol del pareggio al 26’. Ma la squadra di Corberán ha mostrato orgoglio e carattere. Solo sei minuti più tardi, Sadiq ha riportato avanti la squadra con un tocco elegante, portando il punteggio sul 1-2. Il Valencia ha messo in campo una ferocia mai vista prima, ma ha anche continuato a concedere occasioni. Oroz ha rifatto pari con una volee possente, e Budimir ha trasformato in rete un rigore fischiato per un fallo di Mosquera, completando la rimonta proprio prima dell’intervallo e diventando così il massimo cannoniere di Osasuna in Primera con 57 gol.
Nonostante la difficoltà dell’inseguimento, il Valencia rimase determinato a cercare il pareggio dopo l’intervallo. Iván Jaime e Rioja provarono a farsi avanti, ma non riuscirono a mantenere l’intensità. Un tentativo di rinvio da parte di Boyomo colpì la traversa, rappresentando l’azione più vicina all’aggancio per gli ospiti nella seconda metà della partita. Corberán esaurì tutte le sue opzioni, compreso l’inserimento di Canós, che sembrava essere stato messo da parte. E fu lì che si sprigionò la magia. Canós servì un assist a Sadiq, il quale realizzò un gol spettacolare con un colpo di tacco, contribuendo così a mantenere vivo il sogno della salvezza, come richiesto dalle posizioni occupate da Las Palmas.