Domenica, l’Atlético di Madrid scenderà in campo al Coliseum (ore 14) per affrontare il Getafe, che ha subito due sconfitte consecutive dopo una fase positiva che lo aveva fatto sognare di raggiungere l’Europa. Attualmente, occupa il quattordicesimo posto, con sei punti di margine sulla zona retrocessione.
Nonostante il fatto che il club colchonero sia divenuto il tallone d’Achille per il Getafe da quando Diego Simeone è alla guida, con un’impressionante striscia di 24 partite senza sconfitta (20 vittorie e 4 pareggi), all’interno della squadra rojiblanca sono consapevoli che sarà necessaria molta determinazione per portare a casa i tre punti dal Coliseum.
Durante un allenamento di venerdì, l’allenatore argentino ha schierato una formazione piuttosto classica, senza grandi novità, anche se questa partita si colloca tra il confronto di Champions contro il Real Madrid e l’imminente sfida in Liga contro il Barcellona. L’Atlético si aspetta una gara intensa e tattica contro un avversario difensivo, che cercherà di disorientare i colchoneros nel loro gioco. Una delle doti del Getafe, guidato da José Bordalás, è proprio quella di limitare le potenzialità degli avversari, e se necessario, frenerà il ritmo della partita per portarla nel proprio stile. Le statistiche dimostrano che si affrontano due squadre con un approccio opposto: quella del Getafe è tra le meno attive in termini di tempo effettivo di gioco, con soli 48 minuti e 43 secondi, mentre l’Atlético registra 59 minuti e 54 secondi. Solo il Real Madrid ha una media di gioco maggiormente elevata, superando quella dell’Atlético di dodici secondi.
La squadra di Diego Simeone è consapevole di cosa la attende a Getafe. Tuttavia, è altrettanto vero che, considerando i risultati ottenuti, per l’Atletico Madrid le sfide contro il team del sud di Madrid non sono state particolarmente difficili negli ultimi anni.