Correa rischia una pesante sanzione per aver offeso l’arbitro, esclamando: “Figlio di mille p…”

Ángel Correa ha festeggiato il suo trentesimo compleanno a Getafe in un modo davvero sfortunato. Nell’87mo minuto della partita, quando l’Atlético de Madrid conduceva 0-1, è stato espulso, contribuendo così alla sconfitta della sua squadra, che ha perso un’importante opportunità di riconquistare il primo posto in LaLiga.

Durante un contropiede, Djené ha anticipato il pallone e l’attaccante argentino ha reagito in modo imprudente, colpendo il capitano avversario. L’arbitro Cuadra Fernández inizialmente ha mostrato un cartellino giallo, ma dopo aver consultato il VAR ha cambiato decisione, mostrando un cartellino rosso.

Correa ha lasciato il campo, riducendo la sua squadra a dieci uomini, ma ciò che preoccupa di più potrebbero essere le conseguenze delle sue parole. Infuriato, si è rivolto in modo offensivo all’arbitro, che ha annotato tutto sul verbale dell’incontro. Nel suo report, ha scritto: “Al minuto 88, il giocatore (10) Correa Martínez, Ángel Martín, è stato espulso per aver effettuato un intervento su un avversario utilizzando un’evidente forza eccessiva. Dopo aver ricevuto il cartellino rosso, il giocatore mi ha offeso con le frasi: ‘Figlio di mille puttane, codardo. La figa di tua madre'”. Correa si troverà ad affrontare una pesante sanzione, poiché le ingiurie all’arbitro possono portare a una sospensione che varia da quattro a dodici partite, oltre alla sanzione già prevista per l’espulsione. Pertanto, nel migliore dei casi, il talentuoso attaccante argentino potrebbe saltare le prossime cinque partite dell’Atlético nelle competizioni nazionali (contro Barcellona, Espanyol, Barcellona in Coppa del Re, Siviglia e Valladolid). Se il Comitato giudicante non ritenesse le dichiarazioni di Correa come insulti ma piuttosto come un disprezzo, la pena sarebbe ridotta a due o tre incontri, limitandosi così solo a LaLiga.

Nell’anno 2019, Diego Costa, che all’epoca militava nell’Atletico Madrid, subì una sospensione di otto match. Questo provvedimento scaturì da un episodio avvenuto al Camp Nou, dove l’arbitro Gil Manzano decise di espellerlo, ritenendo che avesse proferito la frase “mi frego di tua madre”. La punizione comprendeva quattro turni di stop per il maleducato commento e altrettanti per aver afferrato il braccio dell’arbitro.

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