Lunedì è andato in onda su Movistar il documentario ‘Informe Plus’ dedicato alla figura di Jesús Navas, presentando momenti emozionanti e splendidi, insieme ad alcuni dettagli sorprendenti. Tra le rivelazioni, quella di Miguel Ángel Gómez, ex psicologo del Siviglia e successivamente direttore sportivo del Valladolid, è stata particolarmente significativa.
Ha raccontato una fase difficile della carriera del calciatore, quando era sul punto di abbandonare il calcio professionistico a causa di problemi psicologici, già nel suo primo anno con la squadra maggiore.
Navas, noto per le sue difficoltà con l’ansia da prestazione, scappò dal campo durante diversi ritiri, compreso un episodio memorabile nel 2005 a Cartaya (Huelva), quando, nonostante vari tentativi di supporto tra cui l’arrivo di amici nella sua stanza, decise di tornare a Siviglia per intraprendere un percorso di terapia.
Gómez ha spiegato: “Ne abbiamo parlato e suo padre lo portò a dipingere a scuola, coinvolgendolo con rulli e pennelli. Doveva comprendere il valore del lavoro del padre per sostenere la famiglia. Questo lo aiutò; suo padre desiderava che fosse felice piuttosto che accumulare ricchezze, ma era fondamentale che valutasse ciò che voleva realmente fare nella vita. Giocare a calcio o lavorare come il padre, dato che alla fine era un privilegiato.”
Gómez ha anche raccontato un aneddoto su un incontro a casa sua con Navas: “Quando l’ho visto, mia moglie mi ha fatto notare che era alla porta. Ho avuto una conversazione interessante con lui. Gli ho chiesto come si sentiva e, più tardi, se desiderasse diventare padre. La mia bambina era lì, così gli ho suggerito di darle il bagno; lui l’ha fatto e le ha anche dato il biberon.” Per fortuna, Jesús Navas è riuscito a superare le sue paure e a rialzarsi.
Da giovane, si trovava in un ambiente dominato da adulti e avvertiva una forte pressione, con molte persone che lo osservavano, e non si sentiva pronto. Nel documentario, Vicente del Bosque racconta come, attraverso Fernando Hierro, riuscirono a persuadere il calciatore a partecipare alle convocazioni della nazionale, dato che inizialmente non voleva. Jesús Navas era già stato convocato ai tempi di Luis Aragonés, ma ha fatto il suo debutto internazionale solo anni dopo. Successivamente, è diventato il calciatore spagnolo con il maggior numero di trofei vinti come membro della nazionale (due Eurocoppe, la Nations League e un Mondiale).