Il processo contro Milanendra Vikramsingh, exmoglie di Dmitry Piterman, ex presidente del Deportivo Alavés, per appropriazione indebita, previsto per mercoledì a Vitoria, è stato rinviato poiché l’imputata risulta “ilocalizzabile”. Questa informazione è stata confermata da fonti del club, che hanno anche comunicato che non esiste una nuova data per l’udienza, durante la quale l’imputata avrebbe dovuto testimoniare tramite videoconferenza.
Vikramsingh è accusata di aver fatto parte del consiglio di amministrazione che ha accumulato un debito di 25 milioni di euro, contribuendo a portare la squadra a un concordato con i creditori nel 2013, oltre dieci anni fa. Il Deportivo Alavés, che si è costituito parte civile nel processo, è stato informato della sospensione dell’udienza dopo che le autorità statunitensi hanno comunicato al tribunale che l’ex moglie dell’ex presidente non risponde alle chiamate e non vive più nel suo indirizzo ufficiale.
La Corte Provinciale di Álava aveva già condannato José Nereo Ruiz, collaboratore di Piterman dal 2004 al 2007, per “appropriazione indebita continuata e reati societari continuati”, infliggendogli una pena di quattro anni e tre mesi, oltre a un risarcimento di 2,9 milioni di euro a favore del Deportivo Alavés. Il club, da parte sua, rimane determinato nelle sue richieste iniziali e attende l’ulteriore progresso dell’inchiesta e una decisione giudiziaria finale.
Meno di un anno fa, il Consiglio di Amministrazione della squadra di Vitoria aveva dichiarato, in seguito alla sentenza contro José Nereo, che “continuerà a impegnarsi affinché Dmitry Piterman venga portato in giudizio e risponda per i danni arrecati al Deportivo Alavés durante il suo periodo di gestione”.