L’Espanyol ha intrapreso il ritorno nella massima serie con una gestione finanziaria molto cauta, che ha condizionato sia il mercato estivo passato che quello di gennaio recente. La proprietà non ha destinato fondi per nuovi acquisti, costringendo la dirigenza sportiva a trovare soluzioni innovative per fornire a Manolo González le risorse necessarie, ovvero giocatori polivalenti e pronti all’uso, che sono arrivati a Cornellà-El Prat in prestito o a parametro zero.
Sebbene il giudizio finale si dia alla conclusione della stagione, si può già notare come la direzione sportiva abbia fatto delle scelte azzeccate con alcuni dei calciatori ingaggiati a costo nullo, tra cui Carlos Romero. Questo laterale ha fatto il suo ingresso in prestito dal Villarreal e, dopo un inizio altalenante, è ora diventato un elemento chiave per Manolo nel suo schieramento.
Addirittura, l’Espanyol ha pagato una penalità affinché potesse scendere in campo contro il Villarreal. Romero ha dichiarato oggi in conferenza stampa di aver vissuto momenti difficili a causa delle polemiche suscitate dall’intervento su Mbappé nella partita contro il Real Madrid, ricevendo minacce sui social media. “Non appena sono entrato nello spogliatoio, ho preso il cellulare e ho dovuto disattivare i social. Io e la mia compagna ci siamo isolati. Ciò che leggevamo e i commenti erano incredibili. Alcuni giornali sono stati ingiusti. Mi hanno accusato di voler far male, e queste sono affermazioni gravi”, ha riferito. Ha anche menzionato il calo nelle sue prestazioni nella parte finale dell’anno scorso, assumendosi la responsabilità senza esitazione. “Inizialmente giocavo bene, ma poi ho avuto un calo. È una mia responsabilità; ne sono consapevole ed è un dato di fatto, non devo nasconderlo. Fortunatamente, sono riuscito a invertire la rotta e sono soddisfatto; ero qui per imparare e crescere come calciatore”.
Il giocatore condivide la sua realtà: “È stata un’apertura di occhi”. Riguardo alla possibilità di sostituire Pol Lozano a Son Moix, afferma: “Non credo che sia il mio ruolo, ci sono altri membri della squadra, come Aguado, Expósito e Calero, che stanno vedendo meno minuti. Possono occupare quella posizione senza problemi e sono scelte più plausibili rispetto a me”.
Riguardo al suo avvenire con l’Espanyol, dice: “Ho sempre affermato di sentirmi ben accolto fin dal primo giorno, grazie alla città e al club, così come al mio stato d’animo. Nel calcio non si può mai prevedere niente; mi concentro sul presente e sono felice qui. Ovviamente, non tutto dipende da me; ci sono aspetti e decisioni dei club che non posso controllare, quindi non ci penso ora”.
Sull’affrontare il match a Mallorca dopo aver ottenuto la prima vittoria in trasferta, commenta: “Ci presentiamo con grande entusiasmo. Vincere a Mallorca ci darebbe una spinta notevole; veniamo da un successo a Vitoria e siamo molto motivati a giocare bene e conquistare i tre punti, sarebbe per noi un grande risultato”.
Definendosi ora titolare indiscutibile, spiega cosa è cambiato rispetto alla prima metà della stagione: “Credo che sia stata la mia mentalità: mi ero un po’ rilassato, pensavo di aver raggiunto un buon traguardo e ho dovuto affrontare la realtà. Adesso sono molto più focalizzato su ciò che devo fare; in difesa ho migliorato vari aspetti, grazie anche a video e confronti con il mister. Sapevo di dover fare un passo avanti e in questo sono riuscito a progredire”.
Infine, riguardo al fatto che l’Espanyol ha investito su di lui, afferma: “Ogni giocatore desidera scendere in campo e sentirsi apprezzato; ho molto apprezzato quel gesto. Non avevo alcuna informazione, me l’hanno comunicato Fran Garagarza e Manolo González qualche giorno prima; è stato un segnale significativo, sapere di essere considerato importante per la squadra e per il futuro. Riguardo questo, vedremo come si evolverà”.
– Stagione altalenante: è veramente un buon anno nonostante tutto? “Assolutamente, specialmente per le esperienze che porto con me. Ho avuto un calo nel rendimento e ne sono consapevole, non lo nego. Tuttavia, sono riuscito a ribaltare la situazione e mi sento soddisfatto. Sono qui proprio per crescere come calciatore. Le esperienze che sto vivendo mi stanno rendendo un atleta migliore. Passare dal giocare ad essere in panchina, e ora tornare in campo, contribuisce molto alla mia crescita.”
– Ha sofferto per la controversia riguardo all’intervento su Mbappé? “È una situazione che è già accaduta con altri giocatori. Appena sono entrato nello spogliatoio, ho preso il telefono e ho dovuto disattivare i social. Sia io che la mia compagna ci siamo isolati. Ciò che leggevamo e i commenti erano sconvolgenti. Penso che alcuni media siano stati ingiusti. Sono stato accusato di voler fare del male, e queste sono parole pesanti. Credo che nessuno abbia quella intenzione. È stato un episodio fortuito e persino Mbappé non ha detto nulla e non ha portato la questione oltre.”
– Partita a Mallorca: “Avevamo bisogno di una vittoria a Vitoria e l’abbiamo ottenuta; è stato un passo in avanti. Ora andremo a Mallorca senza pressioni, motivati e desiderosi di ottenere punti. Ci saranno anche molti sostenitori con noi e dobbiamo mirare a portare a casa i tre punti.”
– Joan Garcia merita di essere convocato da De la Fuente per la nazionale? “È qualcosa che è ben noto, se lo merita. È in un momento in cui è uno dei migliori al mondo, ed è un fatto che, per i suoi meriti, dovrebbe essere convocato sicuramente. È un grande portiere; seguiamo i suoi allenamenti ogni giorno ed è impressionante: ci si rende conto del portiere che è e del suo incredibile futuro.”
– Il caos riguardo alla data della partita Villarreal-Espanyol influisce sullo spogliatoio? “Giocare tre partite in trasferta non è mai ideale per nessuno.”
Andiamo a Vallecas, poi ci sposteremo a Villarreal e infine a Balaídos, una situazione che non è che possa andar bene a tutte le squadre. Per qualsiasi squadra, non è una condizione abituale. Stiamo affrontando una situazione decisiva e giocare tre match in trasferta non è favorevole per noi.