In una settimana in cui si svolge un’importante partita tra Atlético de Madrid e FC Barcelona, i tifosi di entrambe le squadre non possono fare a meno di ricordare la sfida che consegnò a Diego Pablo Simeone la sua prima e unica Liga come allenatore del club rojiblanco.
Questo titolo, peraltro, è fonte di risentimento tra i blaugrana, poiché un errore dell’arbitro Mateu Lahoz impedì loro di essere giustamente incoronati vincitori nella stagione 2013/2014. La partita si giocò al Camp Nou e si concluse con un pareggio (1-1), che assegnò il trofeo all’Atlético de Madrid, ma il fischietto spagnolo commise un errore significativo annullando un gol di Leo Messi, che avrebbe dato la vittoria al Barça.
Erroneamente giudicò che l’argentino fosse in posizione di fuorigioco, mentre il pallone era arrivato da Juanfran Torres, che lo rese abilitato, e non da Cesc Fabregas, come invece pensò. Anni dopo, Lahoz ammise che “con il VAR, la Liga sarebbe andata al Barça”. Inoltre, Elvio Paolorroso, membro dello staff di Gerardo Martino, all’epoca allenatore del Barça, rivelò che l’arbitro stesso chiese “scusa” per quanto accaduto. Oggi, in occasione della nuova sfida di campionato tra Atlético de Madrid e Barça, con LaLiga in palio e il Real Madrid coinvolto nella corsa al titolo, Lahoz ha ricordato l’incidente, fornendo ulteriori dettagli. “Ho commesso un errore. È molto difficile che una situazione simile si ripeta, considerando il calendario. Arrivarono entrambi con un sostanziale pareggio e scoprimmo che Juanfran non aveva toccato la palla”, ha dichiarato Mateu nel programma ‘El Partidazo de COPE’, aggiungendo che “dalla mia posizione era impossibile capire. Avrei scommesso qualsiasi cosa che Cesc avesse toccato quel pallone.”
La responsabilità è stata sempre attribuita all’assistente, ma in realtà ho agito in sinergia con il team e sono io l’unico a dovermi assumere le conseguenze di quella decisione.