Un gol di Yeray nei minuti finali del match consente all’Athletic di consolidarsi al quarto posto, con Villarreal e Betis distanti otto punti. La rete del difensore rojiblanco è stata l’unica a superare un Nyland in gran forma. Il portiere del Sevilla ha parato un rigore calciato da Vesga prima dell’intervallo e ha compiuto un’importante parata poco prima del gol dell’Athletic, frutto di un tiro ravvicinato di Iñaki Williams.
L’equilibrio ha caratterizzato l’intero incontro, con i leoni che, nonostante una formazione rimaneggiata, hanno dimostrato determinazione contro un avversario che ha tentato diverse azioni, ma ha sempre trovato sul proprio cammino la solida difesa ospite e le abili parate di Unai Simón.
Il Sevilla ha evidenziato nuovamente le proprie difficoltà sul campo di casa. Questa sconfitta si è rivelata particolarmente costosa per il club andaluso, dato che Sow e Agoumé, i due titolari nel centrocampo a doppia diga, hanno ricevuto la quinta ammonizione e saranno costretti a saltare il derby contro il Betis, che si svolgerà dopo la pausa per le nazionali. Al contrario, i leoni hanno concluso splendidamente una settimana da incorniciare, ottenendo una vittoria in trasferta dopo diversi tentativi andati a vuoto. García Pimienta, reduce dal successo ad Anoeta, ha scelto di schierare lo stesso undici titolare visto contro la Real. Kike Salas, che ha avuto qualche acciacco durante la settimana, è stato comunque a disposizione. Tra le novità per il team locale c’è stata l’inclusione nella lista dei convocati di Akor, Gudelj e Vargas, nonostante le incertezze. Valverde, come previsto, ha attuato una rotazione massiccia, apportando ben otto cambi rispetto alla partita di giovedì sera contro la Roma, consapevole del carico di lavoro accumulato dai suoi giocatori.
Nuñez, Iñaki Williams e Unai Gómez erano gli unici a ripetere la convocazione, mentre Unai Simón tornava in porta e Gorosabel, Yeray e Lekue formavano la linea difensiva. Prados e Vesga si posizionavano nel doppio pivote, mentre Berenguer giocava come esterno sinistro e Guruzeta ricopriva il ruolo di attaccante centrale. Nonostante tutto, l’Athletic si manteneva fedele al suo stile di gioco, iniziando con una pressione alta che metteva in difficoltà il Sevilla nel possesso palla. Berenguer, con un tiro diretto su punizione, andò vicino a segnare, ma la palla colpì la traversa. Poco dopo, Yeray evitò un gol certo evitando un colpo ravvicinato di Saúl. Con il passare del tempo, si notò una crescente parità in campo, ma le occasioni da rete scarseggiavano. Questo fino a un minuto dalla fine del primo tempo, quando l’arbitro, dopo consultazione del VAR, assegnò un rigore per un tocco di mano di Saúl. Vesga si presentò sul dischetto ma il suo tiro fu respinto da Nyland, mentre i leoni chiedevano inutilmente un secondo cartellino giallo per l’excolchonero. La ripresa iniziò con Sambi al posto di Saúl, con il Sevilla mostrando maggiore intraprendenza offensiva. Lukebakio, Ejuke e Carmona provavano in tutti i modi, ma Unai Simón si dimostrava in gran forma. Valverde, rendendosi conto della necessità di ravvivare la sua offensiva, fece entrare contemporaneamente Jauregizar e Galarreta a centrocampo, insieme a Nico Williams in attacco. Maroan entrò poco dopo. Anche García Pimienta decise di rinforzare il proprio attacco con l’ingresso simultaneo di Juanlu e Vargas, seguito da Adams verso la fine dell’incontro. Ormai, Nyland aveva già effettuato un’altra parata notevole, respingendo un tentativo ravvicinato di Iñaki Williams.
Il portiere norvegese, tuttavia, non riuscì a intervenire quando Yeray colpì di testa su un calcio di punizione di Berenguer a sei minuti dalla fine.