Il Comitato Tecnico degli Arbitri ha reagito con fermezza nei confronti di Mateu Lahoz, affermando: “Se ha informazioni, dovrebbe rivolgersi alla Giustizia”

Questo mercoledì, il Comitato Tecnico degli Arbitri ha replicato con fermezza alle affermazioni fatte dall’ex arbitro Mateu Lahoz il 16 marzo. In quelle dichiarazioni, egli ha suggerito che gli arbitri che avevano rapporti con il figlio di Enriquez Negreira e che hanno usufruito dei suoi servizi avrebbero ottenuto risultati migliori a livello europeo.

Nel comunicato diffuso mercoledì sera, il CTA ha evidenziato le affermazioni di Antonio Miguel Mateu Lahoz, precisando che si tratta di “accuse false nei confronti degli arbitri, del Comitato Tecnico degli Arbitri della RFEF e della UEFA”.

In primo luogo, viene espressa “la più totale condanna” alle parole dell’ex arbitro, in cui associa il successo sportivo dei nostri arbitri a fattori estranei allo sport, attualmente oggetto di indagine legale.

In aggiunta, si sottolinea che “questo ex collega ha svolto la sua carriera nel periodo di cui parla, ottenendo risultati ampiamente conosciuti. Pertanto, lo invitiamo a presentarsi al più presto in tribunale se possiede informazioni che noi ignoriamo, affinché possa fare chiarezza su quanto ha messo in dubbio riguardo il nostro gruppo, piuttosto che alimentare tali insinuazioni attraverso le sue indiscrezioni pubbliche, disoneste e maliziose”.

Il comunicato, severo e diretto, si conclude sottolineando “il rammarico nel vedere come una persona con cui abbiamo condiviso lo spogliatoio per tanti anni cerchi di instillare odio e screditare quello che è stato il suo stesso gruppo”.

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