Louzán afferma: “Valencia ha diritto a ospitare una sede per il Mondiale.”

Rafael Louzán, presidente della Real Federación Española de Fútbol (RFEF), ha dichiarato mercoledì che “Valencia ha il diritto di ospitare una sede” per i Mondiali del 2030, un evento organizzato da Spagna insieme a Marruecos e Portogallo. Louzán ha sottolineato che sono determinati a “lottare” affinché ciò avvenga, valutando anche la possibilità che l’Atlético di Madrid possa cedere “il proprio spazio” se necessario.

Durante una visita ai lavori di ampliamento dello Stadio La Cartuja di Sevilla, uno dei due impianti andalusi che ospiterà match del torneo insieme allo stadio La Rosaleda di Málaga, ha spiegato ai giornalisti che al momento esistono due sedi in Andalusia.

Ha anche espresso preoccupazione per la situazione di Valencia, che è stata inizialmente esclusa dalla lista delle undici città designate in Spagna. “Faremo di tutto per ottenerla, perché Valencia merita una sede. Questo è il primo obiettivo a cui devo dedicarmi. Ho già affermato che deve essere così e spero che accada”, ha aggiunto il presidente della RFEF. Ha rivelato, inoltre, che Ángel Haro, presidente del Betis, gli ha recentemente comunicato che il nuovo stadio Benito Villamarín è disponibile nel caso in cui uno dei campi selezionati non possa più ospitare partite. Riguardo all’opzione dell’Atlético di Madrid di cedere il proprio spazio a Valencia, Louzán ha confermato di aver avuto colloqui con i dirigenti del club, che, “ancora una volta, in modo molto generoso”, hanno manifestato la loro disponibilità. Ha rimarcato l’importanza del Nuovo Mestalla di Valencia come potenziale sede per il Mondiale, pur mantenendo cautela, poiché “c’è ancora un lungo cammino da percorrere”.

È importante osservare gli sviluppi in corso. Con la Coppa del Mondo 2026 che si svolgerà negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, ci sono state variazioni nei luoghi di gioco, con alcune sedi eliminate e altre aggiunte, dimostrando che la situazione è in continua evoluzione. Ci sono ancora molti dettagli da definire, comprese numerose sottosedi che avranno un impatto significativo, ma l’aspetto cruciale è che questo è un’opportunità fantastica per la Spagna di rinnovare e migliorare i suoi grandi stadi, nonché le sedi secondarie. Il dirigente galiziano ha sottolineato l’importanza di monitorare gli sviluppi, pur evidenziando che c’è una forte predisposizione da parte di tutti i coinvolti. Ha anche notato che, a distanza di 43 anni dal Mondiale del 1982, “la Spagna si prepara a modernizzare gli impianti” garantendo miglioramenti in termini di sicurezza, capacità e soprattutto in tecnologia. Per tutti questi motivi, ha dichiarato, “la Coppa del Mondo 2030 rappresenta un’ottima opportunità”. Inoltre, stiamo collaborando in modo molto amichevole con il Marocco e il Portogallo, senza dimenticare Argentina, Uruguay e Paraguay, che hanno espresso il loro interesse a essere parte dell’evento. Ha concluso affermando che “si tratta di un Mondiale unico” e ci si aspetta che tutto proceda secondo le previsioni, anche se c’è ancora molto lavoro da fare.

Javi López ha affermato che la Real Sociedad meriterebbe una posizione migliore in classifica, considerando la qualità della squadra e il valore del gruppo di giocatori, oltre al modo in cui affrontano le competizioni

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