Il Girona sta vivendo un periodo complicato e la preoccupazione inizia a farsi sentire a Montilivi. La squadra guidata da Míchel ha ottenuto solo una vittoria nelle ultime undici partite, considerando tutte le competizioni, e ha collezionato un solo successo nelle ultime nove gare di campionato.
L’ultima affermazione in LaLiga risale al 3 febbraio contro Las Palmas, in una sfida in cui i catalani hanno faticato più del previsto contro un avversario con una forma pessima, essendo in grado di vincere soltanto una volta nelle ultime tredici uscite.
Da quel momento, l’assenza di vittorie ha prolungato una serie negativa che ha iniziato a far preoccupare in classifica. Non si tratta solo di mancanza di successi, ma anche dell’incapacità della squadra di prevalere su formazioni che, in teoria, dovrebbe battere. Recentemente, i ragazzi di Míchel non sono riusciti a ottenere punti contro squadre come Celta, Getafe, Sevilla, Espanyol e Valencia, tutte posizionate più in basso nella classifica al momento degli incontri. Questi scivoloni hanno ostacolato le ambizioni della squadra di competere per un posto in Europa, aumentando la preoccupazione per la distanza sempre più ridotta dalla zona retrocessione. Con solo dieci partite rimaste, il calendario non consente di sprecare ulteriori occasioni. Quattro delle ultime sette squadre in classifica saranno avversari diretti nella fase finale della stagione (Osasuna, Alavés, Leganés e Valladolid), e ogni passo falso potrebbe avere un impatto significativo sul futuro immediato della squadra. In seno al club sono ben consapevoli delle difficoltà che comporta affrontare la parte conclusiva del torneo con incertezze e mancanza di fiducia.
Durante l’unico anno in cui il Girona è retrocesso in Seconda Divisione, la squadra ha subito un crollo nella seconda metà della stagione, soprattutto nel finale, accumulando risultati deludenti che hanno portato alla perdita della categoria. Nessuno al Montilivi desidera rivivere quella situazione. I ‘gironins’ hanno ancora la possibilità di invertire la rotta e non vogliono guardare indietro, ma se le sconfitte dovessero continuare, sarà difficile evitare l’arrivo della paura. La pausa per le nazionali arriva in un momento propizio per comprendere le problematiche attuali e ripartire con idee chiare prima di affrontare l’impegnativa sfida contro il Barça a Montjuïc. Da quel momento in poi, ogni partita rappresenterà una vera lotta in cui il team dovrà dimostrare di meritare di restare nella parte medio-alta della classifica e che la paura non ha posto nel loro spogliatoio. C’è troppo in gioco per non fare il massimo.